Confrontiamo vecchi e nuovi iMac per verificare se sia più interessane prendere un nuovissimo modello o un “fine serie” della precedente generazione ad un prezzo speciale
Cosa cambia all’interno: vista sulla scheda Madre
Dal punto di vista della scheda madre le novità di rilievo dal punto di vista dell’architettura sono
– bus da 800 Mhz (invece che da 667 Mhz) tra processore e controller di memoria NorthBridge
– Connettore interno Hard Drive con bus SATA da 3 Gbps invece che da 1.5 Gbps
– Interfaccia Firewire OHCI e PHY ora si appoggia una PCI Express dedicata al posto del bus bus PCI da 33 Mhz precedente.
– Due connettori da 2 x 2 GB Massimi di RAM di cui uno occupato da un modulo da 1 GB (nel modello precedente la RAM di 1 GB di base era divisa in due banchi da 512 MB)
– Capacità massima della RAM di 4 GB (nel modello precedente era di 3 GB)
– Aumentano le velocità di lettura e scrittura del Superdrive (Masterizzatore DVD DL e CD) interno la velocità di lettura di DVD+/-R passa da 6x a 8x, quella di scrittura di DVD+/-R DL da 2.4x a 4x, lettura DVD+RW da 6x a 8x, scrittura DVD+RW da 4x a 8x, scrittura DVD-RW da 6x a 8x.
– E’ disponibile su ordinazione un processore Intel Core 2 Duo Extreme da 2.8 Ghz che fa fare un passo avanti alla potenza massima ottenibile con i desktop “consumer” di Apple.
– La scheda Video (ATI HD 2600 Pro) dei modelli top ha 256 MB di memoria video contro i 128 MB della scheda top (NVIDIA GeForce 7300 GT) precedente.
Cos’altro cambia?
Oltre alla finitura esterno che può rappresentare un mero fatto estetico o un passo avanti verso materiali maggiormente riciclabili I monitor sono ormai tutti glossy anche se in realta si tratta di pannelli LCD dalla finitura opaca resi riflettenti dal posizionamento del vetro frontale: questo di fatto riduce l’angolo di visione finale.
Cambiano ovviamente le configurazioni di base con diversi hard disk, la sparizione del 17″ e della versione con lettore “combo” e, come abbiamo detto la fornitura della RAM in un solo banco che rende più economico l’upgrade a 2 MB non costrigendo a “svendere” (se ci riuscite) i due banchi da 512 MB per comprarne da 1 GB ma solo ad aggiungerne 1.
Arriva la porta firewire 800 che amplia le capacità di connessione con hard disk esterni dalle migliori velocità di trasferimento: sarà apprezzata dai videomaker e dai musicisti e pure da chi lavora con pesanti archivi di Photoshop.
Arrivano le nuove tastiere ultrapiatte con finitura alluminio che potrebbero risultare più comode per chi arriva da un portatile mentre richiedono un periodo di training per chi è abituato ai tasti a lunga corsa.
Il mouse rimane lo stesso.
L’evoluzione dei prezzi
Qui sotto troviamo rispettivamente i prezzi delle configurazioni disponibili prima dell’upgrade e quelli dei nuovi modelli del 7 Agosto 2007: ovviamente sui “vecchi” modelli verranno praticati degli sconti sia per eliminare le giacenze di magazzino sia per rendere più basso il prezzo di ingresso alla soluzione “all in one” di Apple.
iMac presentati il 7 Agosto 2007
iMac della precedente generazione
La differenza di prestazioni
Dai primi test effettuati dai siti specializzati vediamo che sui modelli della penultima e ultima generazione aventi processore da 2.4 Ghz contro i 2.16 Ghz (con analoghe prestazioni tra il modello da 20″ e quello da 24″) la diffenza in prestazioni si aggira sul 9-10% sia in campo Desktop Publishing che nel CAD 3D ovviamente a favore degli iMac più recenti.
Prestazioni migliori che si basano sulla maggiore potenza del processore del bus da 800 Mhz: per verificare le migliori prestazioni di accesso agli hard disk esterni (con il bus interno da 3gbps e l’interfaccia esterna firewire 800 ci si può riferire a dati precedenti che ovviamente vedono un netto miglioramento delle capacità di I/O.
Quello che sembra calare sono le prestazioni in FPS dei nuovi sistemi da 20 e 24 pollici nei giochi che risentono della scheda montata: una ATI HD 2600 Pro al posto della Nvidia GeForce 7300GT ma questo, oltre che dalle caratteristiche intrinseche della scheda potrebbe dipendere, come è accaduto in passato, da driver non ancora ottimizzati.
A chi conviene un iMac della vecchia generazione e a chi il nuovo?
Se l’incremento di prestazioni non è elevatissimo i vecchi iMac, se proposti con un buono sconto possono essere un’ottima occasione, sopratutto per chi per antipatia personale o per esigenze di collocazione ambientale non ama i riflessi sullo schermo del proprio computer ma li preferisce al limite sulla superficie bianca che lo riveste.
Per chi usa l’iMac in casa per compiti generici, un vecchio modello andrà benissimo e si arriverà ad un Mac con schermo da 17″, 20″ o 24″ con una spesa di ingresso relativamente bassa.
C’è da dire che sull’iMac di nuova generazione c’e’ anche iLife 08 che risparmia il successivo acquisto per 79 Euro del pacchetto e che l’espansione di memoria alla fine costa meno se si vuole arrivare almeno a 2 GB.
Dall’altra parte chi usa l’iMac come una compatta stazione di video editing o fotoritocco, chi ci lavora in campo CAD e può sistemarlo al riparo da sorgenti luminose dirette si troverà una macchina più potente, con accesso ai dischi molto più veloce e con una memoria più espandibile.
Dove si possono trovare i vecchi iMac?
Presso i rivenditori che ne hanno una scorta o ancor meglio presso quelli che fanno di solito offerte di fine serie: li trovate sicuramente tra gli sponsor del nostro sito.
L’alternativa è quella di comprarsi un iMac usato da chi vuole avvicendare rapidamente il proprio parco macchine oppure acquistare un usato (ex-demo o proveniente da riparazione) presso AppleStore nella sezione “ricondizionati” nel momento in cui scriviamo sono disponibili:
– iMac da 20″ con processore Core 2 Duo, Superdrive, 1 GB RAM, HD 250 e Radeon X 1600 a 128 MB VRAM a 1.129 Euro Iva compresa
– iMac 24″ con stesso processore, Ram e HD ma con scheda NVIDIA GeForce 7300 GT da 128 MB Vram a 1.459 Euro Iva compresa.
A voi fare conti o aspettare le prossime offerte per verificare se il vostro prossimo iMac avrà il nuovo look alluminio o sarà ancora bianco lucente!