La società statunitense Valencell ha denunciato Apple e Fitbit per aver utilizzato senza permesso la tecnologia e i sensori di rilevamento del battito cardiaco sviluppati internamente da Valencell, coperti da brevetti depositati.
Secondo quando rivela la querela la multinazionale di Cupertino si è interessata alle tecnologie in questione fin dal 2013: sembra che inizialmente Apple avesse proposto una collaborazione poi però conclusasi in un nulla di fatto.
Tra il 2013 e il 2014 sembra che diversi dipendenti Apple abbiano scaricato manuali e documentazione relativi alla tecnologia Valencell, lo sostiene la società che dichiara di aver rintracciato gli indirizzi internet dei computer fino a risalire a registrazioni e domini di proprietà della Mela. Infine Valencell dichiara di aver fornito ad Apple consulenze e anche campioni di dispositivi per analisti e test, tutto questo negli anni in cui Apple Watch era ancora in fase di sviluppo.
Sia Apple Watch che le soluzioni Valencell sfruttano la fotopletismografia, vale a dire flash a infrarossi o di luce verde per rilevare il flusso sanguigno e da qui il battito cardiaco, tecnologia che Valencell ha migliorato con soluzioni brevettate per ottenere letture più accurate e affidabili. Secondo la società che ha fatto causa ad Apple, Cupertino avrebbe preferito correre il rischio di impiegare queste soluzioni senza un accordo per evitare i costi di licenza.