L’ufficio dell’International Trade Commission che si occupa di concorrenza ha raccomandato il divieto d’importazione nei confronti dei dispositivi Android che hanno infranto quattro brevetti Apple, rigettando le “contradditorie e lacunose” argomentazioni di Google. È quanto riporta Florian Mueller, l’esperto consulente che segue le vicende legali di varie aziende legate all’IT. Le raccomandazioni dell’ufficio in questione sono quelle che dovranno essere seguite dai sei membri della Commissione affinché il divieto entri in vigore.
Di particolare rilievo nella vicenda il memorandum dell’ufficio per lo staff dell’ITC, nel quale le argomentazioni di Google (a supporto di Samsung) sono state, come accennato sopra, sommariamente rifiutate valutando le stesse come “incorrette, non sincere e contraddittorie”.
Gli argomenti con i quali i legali di Google hanno tentato di impedire che fosse sanzionato il blocco all’importazione dei dispositivi Samsung che violano i brevetti, vertevano principalmente sul fatto che una simile azione non sarebbe stata di pubblico interesse; i brevetti di Apple non erano secondo Google realmente “innovativi” ed erano facili da aggirare; la competizione e il mercato ne avrebbero risentito e il divieto in questione sarebbe stato un rimedio fuori dal normale per la violazione di un brevetto.
L’ITC ha ritenuto non valide ed inficiate da un atteggiamento di prevenzione, le argomentazioni di Google; benché questa si sia presentata all’ITC come un soggetto neutrale, offrendosi come amicus curiae, nel memorandum è stata ritenuta “di parte”, riconoscendo che la società ha, come ovvio, in realtà interessi nel licensing del suo sistema Android.
La decisione dello staff dell’ITC di smantellare il castello costruito dalla difesa di Google non significa necessariamente che la Commissione emanerà il divieto all’importazione dei dispositivi Samsung che hanno violato brevetti di Apple. Mueller dettaglia una serie di questioni che potrebbero influenzare il verdetto finale. “Sono sicuro che verranno individuate delle violazioni” dice Mueller, “la questione è quali dei quattro brevetti verrà alla fine ritenuto valido e confermata la violazione”. Se il divieto alla vendita verrà emanato, Samsung potrebbe essere costretta a versare obbligazioni corrispondenti dal 58% (valore raccomandato dallo staff dell’ITC) all’88% (raccomandato dal giudice che ha valutato inizialmente il caso) delle vendite sul mercato USA durante il periodo esaminato.