Mentre in Europa e soprattutto nei paesi emergenti come India, Cina e Africa il modello telefonico a credito prepagato domina il mercato, gli Stati Uniti sono ancora il baluardo di contratti e abbonamenti: secondo le cifre recenti il 75% circa dei consumatori americani hanno sottoscritto un contratto.
La tendenza però sembra stia cambiando: nell’ultimo mese di maggio i contratti hanno subito il loro primo declino in termini numerici, perdendo circa 52 mila utenze, mentre i ricaricabili hanno raggiunto il 25% del mercato, una cifra che se da noi in Europa sembra poca cosa, negli Stati Uniti è un importante traguardo ed un segnale di cambiamento.
Gli USA offrono un panorama molto diversificato, con differenti frequenze GSM per operatore, diverse tecnologie di rete cellulare, con lo stesso GSM che convive con tecnologia CDMA, e operatori con diverse densità di presenza: un mercato quindi molto complesso che rende più difficile per un consumatore riuscire ad acquistare un dispositivo e mantenerne il possesso semplicemente cambiando scheda SIM, come succede ad esempio qui in Italia.
La tendenza di mercato sta però premiando il modello prepagato e pare che molti operatori, Sprint in testa, se ne sia accorti e si stiano preparando alle nuove tendenze. Tendenze che potrebbero influenzare anche gli equilibri tra i produttori.
Ricordiamo infatti che negli Stati Uniti il prezzo di iPhone è calmierato notevolmente dalle sovvenzioni degli operatori, tanto da poter vendere il vecchio iPhone 3GS a partire da 0 dollari con un contratto. I consumatori percepiscono quindi molto meno il costo del telefono, che viene praticamente spalmato negli anni di contratto.
In Italia invece il contratto, pur essendo presente, è molto meno diffuso ed è molto più d’abitudine acquistare un telefono sbloccato ed usarlo con la propria SIM card, pagando il costo del telefono per intero. In questo caso un iPhone 3GS costerebbe almeno 399 euro.
In un modello prepagato l’iPhone della Mela si trova oggi svantaggiato nei confronti della pletora di telefonini Android venduti a basso costo, telefonini spesso con specifiche paragonabili – se non superiori – a quelle del cellulare della Mela. Una situazione che potrebbe verificarsi in futuro anche negli Stati Uniti, dove Apple al momento più contare sugli operatori e sul modello ad abbonamento.
Secondo alcune indiscrezioni Apple potrebbe giocare di anticipo e potrebbe lanciare presto una proposta di iPhone in vendita via modello prepagato, cercando di cavalcare le nuove tendenze e riuscire a penetrare un mercato di fascia medio bassa, dove Android continua a farla da padrone.
Fonte: Ars Technica