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Giudice USA: si può obbligare a sbloccare iPhone usando le impronte

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Negli Stati Uniti un secondo giudice federale ha stabilito che un sospetto può essere obbligato a sbloccare un iPhone usando la sua impronta digitale fornendo agli investigatori accesso a dati che possono essere usati contro di lui. Il caso riguarda un uomo di Dallas (Texas), accusato nel 2014 di aver fatto prostituire ragazze minorenni. Un giudice federale – si apprende ora da documenti desegretati – aveva ordinato lo sblocco del suo iPhone. Non è chiara quale sia stata la posizione giuridica dell’imputato riguardo all’obbligo di usare la sua impronta digitale ma la sentenza di un tribunale di primo grado sembra stabilire un precedente che contrasta con quanto stabilito in precedenza relativamente ai codici di accesso numerici e alfanumerici.

Benché non tutti siano concordi, secondo alcuni esperti di diritto costituzionale, il Quinto Emendamento consente a un sospettato di non rivelare password e codici di accesso giacché questo rappresenterebbe una forzata auto-incriminazione. Le impronte digitali sono tradizionalmente usate come “prove reali o materiali” dando diritto alla polizia di utilizzarle anche senza consenso; alcuni studiosi di diritto ad ogni modo dissentono sulla possibilità di obbligare un imputato a fornire l’impronta per sbloccare un dispositivo, spiegando che la legge non contempla l’uso delle impronte digitali per garantire l’accesso ai dati.

Nel caso del Texas, quanto stabilito è solo un cavillo accademico; essendo passate più di 48 ore da quanto l’iPhone è stato bloccato, l’impronta digitale non basta a sbloccare il dispositivo: passato questo tempo, iOS richiede – oltre all’impronta – sempre e comunque anche il codice impostato dall’utente. Apple nelle ultime versioni di iOS ha ulteriormente affinato il meccanismo di protezione richiedendolo ogni sei giorni se il dispositivo non è stato sbloccato con il Touch ID nelle ultime otto ore. Il codice è comunque richiesto quando il dispositivo è stato appena acceso o riavviato, il dispositivo non è stato sbloccato per 48 ore, il dispositivo ha ricevuto un comando di blocco da remoto, se si utilizza un’impronta digitale sconosciuta per cinque volte, quando si configurano o si registrano nuove impronte con Touch ID.

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