Unsanity, software house produttrice di alcuni noti shareware per Mac, in particolare interessanti “haxie” che modificano l’aspetto del sistema, ritorna dopo setti mesi di silenzio (nel corso dei quali molti ritenevano la società chiusa o spacciata per sempre) e rilascia aggiornamenti per un paio di applicazioni.
Dal sito del produttore è possibile scaricare la nuova versione di Xounds (ora compatibile con Mac OS X 10.5 “Leopard”) e anche una nuova versione beta di WindowShade X, l’utility che permette di minimizzare le finestre facendo doppio click sulla barra del titolo (similarmente a quanto era possibile fare in Mac OS Classic).
Nei prossimi giorni, la società fa sapere che sarà rilasciata una versione compatibile con Leopard di Mighty Mouse (utility per la personalizzazione del cursore del mouse) e le versioni definitive dei due programmi prima citati.
La società ha anche presentato un nuovo logo, afferma di stare esplorano le potenzialità del futuro Mac OS X 10.6 “Snow Leopard” e lavorando ad alcune novità . Purtroppo, ancora una volta nessun commento su cosa è accaduto in questi mesi di silenzio e sul perché non vi sono stati aggiornamenti. Altri brevi post sono stati pubblicati sul blog a distanza di molti mesi uno dall’altro ma mai nessun messaggio chiarificatore e conclusivo che permettesse di rendersi conto del perché di alcuni problemi. La nostra impressione è che la società abbia perso alcuni degli elementi-chiave del team senza i quali la stessa non è in grado di rispettare le tempistiche richieste da una moderna società che sviluppa software. Unsanity continua a far finta di nulla, come se non fosse successo niente, ma a tutt’oggi molte delle sue utility sono incompatibili con Leopard (un’assurdità se pensiamo che Mac OS X 10.5.x è ormai in giro da quasi due anni); se la società non farà chiarezza su qual è il reale stato delle cose, difficilmente gli acquirenti di un tempo ridaranno fiducia a questa piccola e un tempo innovativa compagnia.
Il declino di Unsanity, lo ricordiamo, è iniziato con l’arrivo di Mac OS X 10.5. L’Application Enhancer (APE) e il suo SDK crearono non pochi problemi agli utenti del nuovo sistema operativo. Il framework alla base di varie utility fu la causa di alcune famigerate schermate blu che crearono non poco imbarazzo ad Apple, quest’ultima trovatasi a dover ricorrere ai ripari indicando sul proprio sito di supporto tecnico le istruzioni su come rimuovere un software di terze parti.
[A cura di Mauro Notarianni]