Uno sceriffo della Contea della Florida minaccia di arrestare il CEO di Apple Tim Cook se si presenterà una situazione simile a quella per la quale l’azienda della Mela rifiuta di fornire accesso all’iPhone trovato dall’FBI durante le indagini sulla strage di San Bernardino dello scorso anno.
Parlando nel corso di una conferenza stampa mercoledì 9 settembre, Grady Judd, sceriffo della contea di Polk, ha descritto un recente caso di omicidio sul quale il suo ufficio ha lavorato. Lo sceriffo ha spiegato che il presunto assassino ha scattato foto alla vittima con i suoi smartphone ma ha collaborato fornendo ai detective i codici per sbloccare i dispositivi. Alla richiesta dei giornalisti di sapere cosa lo sceriffo avrebbe fatto se Apple avesse rifiutato di fornire assistenza e sbloccare il dispositivo, il funzionario ha detto: “Il CEO di Apple deve sapere che non è al di sopra della legge come qualsiasi altra persona negli Stati Uniti” spiegando che se in futuro si dovesse trovare di fronte al caso di un rifiuto di sbloccare un iPhone bloccato, questo potrebbe costringere loro a mettere dietro le sbarre Tim Cook, presumibilmente perché agirebbe contro l’ordine di una corte.
“Credetemi” ha aggiunto lo sceriffo, “se si mettessero contro di me in questa contea, e riuscissi a trovare l’appoggio dell’ufficio del procuratore per perseguirlo e un giudice che mi appoggiasse, sarei pronto a rinchiudere quel delinquente”.