La questione delle tasse corrisposte nell’Unione Europea da parte dei colossi non riguarda più solamente Apple, Google e i giganti hi-tech USA ma coinvolge più in generale le multinazionali più importanti che operano nell’eurozona, incluse quelle nate e con sede nel Vecchio Continente.
Domani a Bruxelles la commissione tasse del Parlamento Europeo incontrerà Apple, McDonald’s, Google e IKEA proprio per discutere dell’ammontare di tasse corrisposte in Europa sui profitti generati localmente. Le inchieste in corso, come riporta Reuters, mirano a verificare l’eventuale presenza di aiuti di Stato, accordi particolarmente favorevoli che alcune nazioni dell’Unione potrebbero aver concesso alle grandi società sotto forma di consistenti agevolazioni fiscali, vietati dalle normative antitrust perché considerati vantaggi sleali.
L’evento di domani a cui parteciperanno Apple, McDonald’s, Google e IKEA segue un incontro simile già avvenuto a novembre 2015 a cui hanno partecipato altri 8 colossi, tra cui Google e HSBC. Domani invece saranno assenti sia Starbucks che Fiat Chrysler Automobiles: la catena di caffetterie sta ricorrendo in Olanda contro un maxi pagamento di 30 milioni di euro richiesto dalla Commissione Europea, ricorso attivato anche da FCA per un accordo fiscale siglato in Lussemburgo. Tra i maxi rimborsi sulle tasse arretrate in discussione quello riguardante IKEA stimato in 1 miliardo di euro per il periodo che va dal 2009 al 2014 con profitti dirottati in controllate in Olanda e forse anche in Lussemburgo e Liechtenstein.