Orbicule ha aggiornato Undecover, software commerciale di cui abbiamo parlato varie volte e che permette di individuare Mac rubati ottenendo in remoto informazioni di vario tipo, localizzare la macchina, ottenere schermate, log di tastiera e nella peggiore delle ipotesi passare a un ingegnoso “piano b”.
In fase di registrazione si riceve una mail con un link per impostare la password del proprio account su un sito dedicato. Per aggiungere un Mac all’account basta scaricare e installare l’applicazione e seguire i pochi semplici passi indicati (indicare email, password, attendere la verifica). Se il Mac in questione viene marcato come “rubato” dal proprietario, non appena il ladro si connette a una rete l’applicazione trasmette di nascosto (per default ogni trenta minuti) la posizione del computer, rendendo dunque possibile localizzarlo con l’aiuto delle forze dell’ordine. La localizzazione sfrutta varie tecniche e se queste non dovessero bastare è anche possibile istruire il programma in modo che invii foto, schermate, videate dalla videocamera FiceTime, log di tastiera e informazioni varie sul network (dettagli utilizzabili dalle forze dell’ordine per individuare l’utente che sta usando il nostro computer). In caso sia per qualche motivo impossibile localizzare l’utente, si può passare a quello che gli sviluppatori hanno soprannominato “Piano B”: la simulazione di guasti hardware per invogliare il ladro a portare il computer a un centro assistenza, a un rivenditore o tentare di venderlo in rete. L’applicazione può anche bloccare il computer e mostrare messaggi in remoto.
I più smaliziati staranno pensando che un ladro esperto può ovviamente sostituire l’HD o l’unità SSD e impedire al software di partire. Gli sviluppatori consigliano per questo motivo di impostare una parola d’ordine sfruttando l’utility password firmware (nei Mac recenti si può fare tenendo premuto il tasto Alt all’avvio, selezionando la partizione di recovering e scegliendo dal menu “Utility” la voce relativa). Se è presente una password nel firmware, infatti, sarà inutile montare un nuovo HD o una nuova unità poiché la password impedisce l’installazione di un sistema operativo ex novo e l’avvio da dischi rigidi differenti, CD e DVD. I Mac di recente produzione protetti da password nel firmware possono oltretutto essere sbloccati solo presso un Apple Store o un AASP (Apple Authorized Service Provider).
Novità della versione 6 è una funzionalità denominata “Undercover Watch”; questa permette di monitorare i Mac raccogliendo informazioni quando è in luoghi diversi dai soliti, permettendo ancora prima che l’utente si renda conto dell’avvenuto furto, di identificare dove si trova il computer. Undercover Watch può monitorare il Mac e attivare la procedura di recovery quando è disconnesso ad esempio dal network di lavoro o dalla rete domestica. La società suggerisce inoltre di attivare account per utenti ospiti, affinché il ladro possa usare nel frattempo il computer, non tentare manomissioni e senza rendersi conto che nel frattempo il software antifurto sta operando.
Rispetto alla funzione “Trova il Mio Mac” di serie con le ultime versioni di OS X, quest’applicazione offre la funzione di cattura schermo, la possibilità di ottenere informazioni sul network, la funzione “Piano B” che abbiamo esaminato sopra oltre e altre funzionalità non disponibili con la funzione integrata in iCloud.
Undercover funziona con OS X dalla versione 10.6.in poi; è venduto a 39,00 euro nella versione single user (utilizzabile su un solo computer) e a 49,00 euro nella versione utilizzabile con cinque diversi Mac. Sono previste versioni per studenti e licenze per ambienti educational. L’upgrade alla versione 6 di Undercover è gratuito per gli utenti delle precedenti release 5.x.
