In Giappone, durante la presentazione per la stampa del MacBook Air, una eco del Macworld di San Francisco, il protagonista della giornata con i giornalisti sarebbe arrivato nella confezione “retail”, la stessa che tra pochi giorni arriverà a casa dei primi acquirenti. E, ovviamente, “l’unpackaging” è stato registrato scatto dopo scatto in questa galleria su Flickr.
Durante la presentazione, è stato infatti mostrato ai giornalisti giapponesi (come già a quelli inglesi durante la diretta a Londra dell’evento di San Francisco e poi nei vari paesi tra i quali l’Italia l’altro giorno) il MacBook Air nell’imballaggio originale. E sono state sottolineate le capacità di usare un drive ottico remoto tramite un apposito software da installare nel computer “host” il cui lettore si vuole usare con il MacBook Air.
Ma una novità sarebbe trapelata e riguarderebbe l’aggiornamento a MacOs X 10.5.2, di imminente rilascio: la caratteristica della possibilità di avviare l’istallazione di programmi o addirittura il boot del sistema operativo (o la sua re-installazione da zero) tramite Wi-Fi starebbe per essere estesa a tutti i Mac. In pratica, per farlo è necessario cambiare l’Extensible Firmware Interface (EFI), con un aggiornamento contenuto dentro la nuova release del sistema operativo. Sarebbe sicuramente una buona notizia, se troverà conferma nell’aggiornamento, perché aggiungerà una utile funzione alla maggior parte dei Mac in circolazione.
Una nota di colore, infine: anziché la “consueta” (per gli americani, almeno) “Manila Box”, i giapponesi hanno preferito “localizzare” l’esempio con una per loro più consueta busta postale che riporta in grande formato la scritta “Expack 500”.