È arrivato in redazione il nuovo MacBook 12 edizione 2016 da testare su strada. L’apparecchio in visione per il test di Macity è il modello da 1.1 GHz con 8 GB di RAM e 256 GB di SSD. È la versione base delle tre disponibili (seguita da quella sempre disponibile a scaffale da 1.2 GHz con 512 GB di SSD e quella su richiesta da 1.3 GHz con la stessa dotazione di memoria del modello da 1.2 GHz).
È l’apparecchio entry-level per così dire, anche se il prezzo non è decisamente popolare (1.499 euro per questa macchina, 1.829 euro per quella con processore da 1.2 GHz e ben 2.009 euro per quella da 1.3 GHz). Niente di nuovo in realtà perché era considerato un apparecchio costoso anche nella sua prima incarnazione dello scorso anno, identica esteticamente a parte la nuova versione in oro rosa che si aggiunge a quella oro, argento e grigio siderale, e che fa della dotazione di memoria nonché della spintissima portabilità la sua bandiera.
Apple con questa nuova edizione afferma di aver potenziato sia il processore che la grafica, oltre alla velocità del blocco di memoria SSD: vedremo nei test su strada, ma ricordiamo che comunque questo MacBook è da interpretare come ultraportabile più che come macchina potente o flessibile nell’utilizzo. In aggiunta, da ricordare che ha una sola porta di alimentazione/connessione in formato USB-C (che rimane sostanzialmente identica, così come il connettore audio sul lato destro della macchina), un processore mobile privo di ventole che viene “rallentato” dal sistema operativo quando troppo carico di lavoro (un tipo di raffreddamento relativamente efficiente), la nuova tastiera ultrapiatta con attuatori a farfalla anziché a cliquet, la stessa videocamera frontale Facetime da 480p, giudicata da molti di bassa qualità per le chat video, rispetto anche alla stessa ottica frontale sugli iPhone e sugli iPad.
Assieme al nuovo MacBook 12 versione 2016, nella stessa confezione, c’è il caricabatterie e il cavetto USB-C. Nessun adattatore e connettore-hub USB-C per poter collegare altre periferiche. Nel momento in cui scriviamo non abbiamo a portata di mano nessun tipo di strumento compatibile con la porta USB-C e quindi per adesso proveremo a usare il nuovo MacBook 12 in modalità totalmente wireless: solo Wi-Fi, Bluetooth e AirDrop, che comunque anche dagli altri apparecchi Apple (iPhone e iPad oltre che Mac) è un’ottima tecnologia per il passaggio dei dati. Ovviamente usiamo iCloud, Dropbox, Google Drive e la Time Capsule di casa che fa anche da NAS (anche per la Apple TV). Sono numerose le prove da fare alla luce di uno stile di vita “senza fili” che questo computer, sostanzialente un iPad con OS X e senza schermo touch, permette di fare.
Da notare che Apple sostiene con questa versione di aver allungato la durata della batteria di un’ora: 10 ore di navigazione web e 11 di visione di film via iTunes contro le 9 e 10 rispettivamente della precedente generazione. L’avevamo provato un anno fa e proveremo a dire come funziona anche quest’anno, se ci sono cioè miglioramenti sia dal punto di vista della potenza che da quello dell’autonomia.