MyShake è un’app che in California ha permesso di inviare agli utenti una notifica pochi secondi prima di una recente scossa. È un sistema di allerta preventiva pensato per poter offrire alle persone secondi cruciali prima dell’inizio di un terremoto.
Lunedì 19 dicembre l’app ha dimostrato di potere essere un valido aiuto, inviando notifiche a circa mezzo milione di smartphone prima che un terremoto di magnitudo 6,2 colpisse la California nordoccidentale.
MyShake (qui la versione per iOS, qui quella per Android) elabora dati che arrivano da sensori della United States Geological Survey (USGS), agenzia governativa statunitense che studia il territorio USA, le sue risorse naturali e i rischi naturali che lo minacciano. In alcuni casi sembra sia possibile tenere conto di dati dai quali ricavare la probabilità che ci sarà una forte scossa in un’area specifica (un alert che scatta dopo la rottura di una faglia e prima dell’arrivo della scossa vera e propria), consentendo di avvisare quante più persone possibili.
Il sito The Verge spiega che la notifica è arrivata con dieci secondi di anticipo alle persone che hanno scaricato l’app MyShake (nata da partnership tra Google, USGS e l’Ufficio dei servizi di emergenza della California) o attivato il sistema wireless per le allerte di emergenza.
L’epicentro del terremoto della scossa rilevata con dieci secondi di anticipo si è verificato al largo di una cittadina chiamata Petrolia, a circa 45 miglia dal centro abitato più vicino, Eureka.
Dieci secondi di anticipo percepiti dagli strumenti possono sembrare pochi ma potrebbero essere preziosi per offirre un “allarme rapido” per consentire alle persone di ripararsi (nel vano di una porta, sotto un tavolo) fermare treni, bloccare condutture del gas, ecc.
Reti di allerta di questo tipo sono state predisposte i in Giappone, Messico, California, Cina, Turchia e Taiwan. In Italia a quanto pare esiste un prototipo sperimentale in Irpinia, che può arrivare a un anticipo di 8-10 secondi rispetto alla scossa.