Steve Jobs voleva una bacchetta magica per governare la Apple TV. La menzione di una magic wand, una bacchetta magica appunto, che dovrebbe controllare il media extender, è in una mail preparatoria del Top 100, l’incontro segreto che si tiene ogni anno in Apple e al quale sono invitati solo 100 principali manager della società. Il messaggio, risale a fine ottobre del 2010, e viene portato alla luce da The Verge, che l’ha reperito tra i documenti del processo che vede opposte Apple e Samsung.
In esso si anticipano alcune delle cose che abbiamo visto successivamente a quella data tra cui l’iPhone 4s, l’iPad 2, nuovi servizi cloud, una serie di release di sistemi operativi per Mac e iOS con funzioni e caratteristiche che ormai ci sono ben note (dalle notifiche ad AirPlay), ma la parte più interessante in prospettiva è quella riguarda proprio la Apple Tv.
In un capitolo specificatamente dedicato a questo prodotto, cosa strana visto che in quel momento la Apple TV era solo un prodotto oscuro e poco coltivato, si nota che le ambizioni di Cupertino in materia erano in realtà già allora molto elevate. L’obbiettivo di Jobs era quello di trasformare la Apple TV in una “eccellente accessorio per iOS”, aggiungere contenuti, creare formule in abbonamento e, infine, integrare il dispositivo con applicazioni, un browser e la magic wand, la “bacchetta magica”.
La bacchetta magica è un progetto noto di Apple. Se n’è parlato in passato in collegamento con tecnologie come un sensore di movimento e un lettore di impronte digitali. Un brevetto di qualche tempo fa la configurava come un sistema di controllo per la Apple TV, in grado di gestire i contenuti, di interagire con i giochi e di fare acquisti. Questa sorta di Wiimote avrebbe avuto come vantaggio rispetto ai rivali il fatto di identificare in maniera univoca l’utente grazie allo scanner biometrico e di permettere quindi acquisti e funzioni avanzate mediante la Apple TV.
La bacchetta magica per ora non si è vista, ma Jobs è parso fare cenno ad essa quando ha parlato negli ultime settimane della sua vita con Walter Isaacson, sottolineando di avere trovato il modo di semplificare l’interfaccia della Tv. Diversi osservatori avevano allora pensato che Jobs potesse avere fatto riferimento ad un TV con una interfaccia utente di nuova generazione, ma in realtà al momento sembra molto improbabile che Apple possa mai rilasciare un vero e proprio TV. Molto più probabile è che Cupertino stia pensado di costruire una nuova Apple TV, con contenuti arricchiti, la gestione di applicazioni e la navogazione in Internet (citate proprio nella mail di cui sopra) e, appunto, un rivoluzionario sistema di controllo, un bacchetta magica che affiderà alla gestualità il governo della interfaccia.
A ben pensarci dall’ottobre del 2010 ad oggi, Apple ha fatto molti passi avanti per trasformare l’iPhone in quella bacchetta magica. Il telefono ha tutto quel che serve: schermo touch per i controlli essenziali, connessione ad Internet per lo streaming, collegamento AirPlay, sensori di movimento e lettore di impronte digitali. In ogni caso se Apple vuole fare di Apple Tv un prodotto in grado di trainare il mercato e il fatturato, potrebbe essere costretta a rendere almeno parzialmente indipendente la Apple TV dai dispositivi mobili creando, appunto, una “bacchetta magica” che integri alcune delle tecnologie di iPhone ma che è finalizzata solo a controllare la Apple TV e non a telefonare o a giocare, ma che sia capace di gestire in maniera naturale ed intuitiva l’interazione con il dispositivo, di giocare, navigare, comprare. Un telecomando, insomma, “per il resto di noi”