Un trasformatore difettoso ha bloccato le linee di produzione dove Samsung produce memorie flash e Dram causando serie preoccupazioni, poi fortunatamente dimostratesi esagerate, per quanto riguarda l’approvvigionamento dei principali produttori di dispositivi da tasca al mondo, tra cui Apple.
Il problema si è manifestato nel corso della serata di venerdì quando a Giheung, un città nella provincia di Gyeonggi, dove si trova uno stabilimento tra i più importanti del colosso asiatico un trasformatore ha improvvisamente smesso di funzionare determinando il blocco di ben sei linee di produzione. Lo stop si è protratto fino al mezzogiorno di sabato causando il fermo della produzione dei chip e il danneggiamento di diversi wafer che erano in corso di lavorazione.
Secondo alcune fonti vicine a Samsung il danno economico si aggirerebbe intorno ai 43 milioni di dollari, meno della catastrofica previsione di 700 milioni di dollari vaticinati da qualche osservatore che pensava che la linea di assemblaggio sarebbe dovuta restare ferma per una settimana. In questo caso i problemi per l’intero comparto dell’IT sarebbero stati enormi visto che Samsung fornisce circa il 50% del totale dei chip di memoria flash venduti nel mondo e una buona parte delle componenti per le memorie Ram dei computer.
Nonostante i problemi non siano così gravi come si era temuto diversi analisti pensano che l’interruzione della produzione potrebbe prolungare l’attuale scarsità di chip sul mercato e mantenere alti i prezzi.
I timori di una ripercussione sul mercato delle flash e i conseguenti problemi sul mercato di Apple (principale cliente di Samsung) hanno colpito duramente AAPL lo scorso venerdì. Gli investitori temendo che Cupertino potesse riscontrare difficoltà nel lanciare nuovi prodotti o mantenere la quantità richiesta dal mercato degli attuali (iPhone compreso) hanno venduto a piene mani i titoli della società della Mela che ha perso il 3,40%.