Una tempesta di polemiche e di sospetti sta spazzando la vita politica argentina, nell’occhio del ciclone c’è un la presidente del paese sudamericano Cristina Kirchner, ma a scatenare la bufera è stato un MacBook Air donato dal multimiliardario Carlos Slim alla massima carica dello stato.
Tutto è nato, appunto, con l’omaggio presentato da Slim, (tra le cui proprietà c’è anche quella di America Movil che distribuirà iPhone in numerosi paesi del centro e sud America) alla presidente durante una visita alla Casa Rosada. Alcune immagini ritraggono Slim mentre consegna il MacBook alla Kirchner che lo apre con aria interessata. Il computer, e qui sta l’origine della polemica, sul mercato argentino per il suo costo può essere considerato un bene di lusso e in quanto tale, per legge, non può essere trattenuto dal presidente ma deve essere donato allo Stato. Per questo il contestato ex presidente Carlos Menem girò, dopo averla usata per diletto personale suscitando scandalo nell’opinione pubblica, alla proprietà dello Stato una Ferrari che aveva ricevuto in dono da una azienda Italiana specializzata in prefabbricati.
Il Clarin, prestigioso giornale argentino, solleva la questione presentando vari punti di vista, tra cui quello di chi ritiene che in ogni caso la materia non è regolamentata in maniera molto precisa e lascia discrezionalità agli organi di giustizia per decidere in materia. In ogni caso se il MacBook fosse ritenuto un oggetto di lusso e non venisse donato allo Stato, ci potrebbe essere un’azione penale nei confronti della Kirchner.
Oltre al Clarin, che nel corso delle ultime settimane non si può dire si sia distinto tra i media che si sono impegnati per sollevare l’immagine del capo del governo argentino, molti giornali locali soffiano sul fuoco della polemica trovando terreno fertile. La popolarità della Kirchner è ai minimi storici. A distanza di neppure sei mesi dall’insediamento (è succeduta al marito che aveva ricoperto prima di lei la stessa carica, nel dicembre del 2007), solo il 23% degli argentini approva la sua politica e ben il 61% la disapprova esplicitamente. In situazioni come queste non è difficile ingigantire anche un piccolo episodio come quello di un MacBook Air donato da un multimiliardario con molti interessi economici da far fruttare.