Secondo il sito TUAW, si potrebbe bypassare il bisogno di un contratto con At&T. Sulle pagine del sito viene spiegata infatti la procedura – che secondo altri prevede anche di bypassare la necessità di un numero di sicurezza sociale – per riuscire a far “partire” la parte palmare-iPod dell’apparecchio.
In questo modo, sostengono anche altri “smanettoni” americani, è possibile ad esempio cambiare tipo di scheda At&T oppure lavorare senza cancellando il contratto con At&T entro tre giorni (rimborso totale) o entro 30 giorni (senza penali). Il blocco radio WiFi garantisce la possibilità di utilizzare le funzioni di navigazione e posta elettronica in presenza di un access point, mentre la sincronizzazione con il computer – Mac o Pc – parrebbe funzionare senza problemi.
Come al solito, una procedura di questo genere apre una serie molto ampia di problemi. Non si tratta solo di violare le consuete garanzie con il fabbricante dell’apparecchio, ma anche di violare direttamente la licenza di vendita – che prevede esplicitamente l’utilizzo dell’apparecchio in congiunzione con il contratto con At&T – esponendo in questa maniera con tutta probabilità a delle responsabilità di illecito civile. Inoltre, la cosa che forse più appassiona anche gli smanettoni nostrani, non è assolutamente detto che funzioni. Se infatti anche riesce a far funzionare l’iPhone in modalità “no phone”, basta un semplice aggiornamento del sistema operativo da parte di Apple – magari uno con il quale vengono aggiunte ghiotte funzionalità per l’utente – per disabilitare i telefoni “stelefonati”.