iPhone contiene un sistema di tracciamento satellitare? La domanda se la stanno ponendo in molti dopo avere notato nel nuovo spot, in onda da ieri sulle Tv americane, il sistema con cui il cellulare è in grado di indicare la strada verso ristorante.
Nonostante esista la possibilità che il sistema operi semplicemente avendo un input sulla posizione iniziale direttamente dall’utente (come accade quando si seleziona un percorso usando le mappe di Google o di servizi similari via Internet), esisterebbero molti indizi sul fatto che un hardware Gps sia ‘annegato’ nei circuiti del telefono di Apple. Ad indicarcene qualcuno è il nostro lettore Giovanni Bertani che ci aiuta ad aprire un dibattito.
«Dal modo con cui durante il keynote Steve Jobs individua le Starbucks più vicino a quello che in cui nel filmato la ‘mano’ che regge iPod trova il ristorante di pesce più vicino suscitano forti sospetti. Mi sembra scontato che in qualche modo iPhone deve essere in grado di identificare la tua posizione per poi integrare questa informazione con Google Maps e il suo database. Certo esiste la possibilità che ci sia un input precedente da parte dell’utente, ma in nessuna delle dimostrazioni viste fino ad oggi si vede qualche cosa del genere’. Più ancora che nelle demo la sensazione che ci debba essere un navigatore satellitare arriva dal contesto in cui verrà rilasciato iPhone.
Negli Usa, ci segnala sempre Giovanni, la FCC ha richiesto che tutti i nuovi cellulari abbiano una funzione GPS o, meglio, un chip GPS che viene attivato nel momento in cui dal telefono parte una chiamata d’emergenza. Verizon ha già cominciato a vendere unicamente questo tipo di telefoni che, pur senza avere la funzione di navigazione (perché privi del software e delle mappe necessarie) sono in grado di segnalare la loro posizione usando l’assistenza della rete cellulare.
‘Ora che Apple usi anch’essa questo sistema denominato e911 (Enhanced 911) e basato su una tecnologia AGPS (Gps assista da rete cellulare) – ci dice Giovanni – è tutto da vedere, ma sembrerebbe strano che un telefono così moderno ne fosse privo. A questo punto basterebbe che Apple abilitasse il dialogo tra il modulo GPS e le mappe Google e il gioco sarebbe fatto’.
Se davvero così fosse l’iPhone diventerebbe uno strumento potentissimo anche al servizio della clientela business oltre che del pubblico consumer. Potrebbe infatti fornire informazioni non solo su dove si trova l’utilizzatore ma anche su che cosa c’è nei dintorni e dare indicazioni sui percorsi velocemente e facilmente. Nel caso di iPhone non ci sarebbe neppure il problema dei costi di connessione cellulare, uno dei problemi che i telefoni AGPS presentano perché sembra che At&T venderà il telefono con un pacchetto dati ‘all inclusive’.
Per capire se il modulo GPS è davvero una delle funzioni non rivelate di iPhone non resta che attendere.