Leopard ma anche tanto Mac. Questo quel che Shaw Wu, analista di American Technology Research, si attende dal discorso inaugurale della prossima WWDC.
Secondo Wu, oltre che per dare un prevedibile grande spazio al nuovo sistema operativo, Apple si appresta ad usare l’evento di lunedì 11 giugno per presentare novità nel campo hardware. La più probabile sarebbe il nuovo MacBook Pro, un portatile con schermo di qualità superiore (dotato di illuminazione ai Led), nuove schede grafiche e batteria di più lunga durata.
Secondo Wu resta una possibilità , anche se con percentuali più basse di realizzazione, il lancio del MacBook mini, ovvero del laptop di dimensioni ridotte basato su nuove tecnologie come memorie flash al posto del disco fisso. Secondo Wu, nonostante esista qualche possibilità per un lancio già da subito, la finestra più probabile per il lancio è tra fine 2007 ed inizio 2008. Molto, ammonisce Wu, in ogni caso dipenderà dalla velocità con cui scenderanno i costi delle memorie flash, visto che il sistema di memorizzazione principale sarà basato proprio su queste componenti.
Per quanto riguarda Leopard Wu pensa che ci saranno novità importanti e non ancora facilmente prevedibili. ‘Continuiamo a credere – dice Wu – che la ragione del ritardo di Leopard sia nelle ‘funzioni segrete’ e che queste saranno rivelate nel corso del keynote. Una di queste, crede ancora l’analista, è la compatibilità ‘trasparente’ con le applicazioni Windows, attraverso un sistema di virtualizzazione simile a quello di alcune software house come Parallels e distante dalla logica con cui funziona oggi Boot Camp che costringe al riavvio se si vuole usare il sistema operativo Windows.