Una volta in Europa e anche fuori ci guardavano come i migliori nel replicare gli esperimenti di successo. Fama all’epoca meritata (oggi non più), perché “clonavamo” qualsiasi cosa, industriale e di stile. Poi, siccome la ruota della storia gira, è stata la volta dei giapponesi (vi ricordate: l’invasione gialla con le fotocamere e i prodotti-scatoletta identici a quelli occidentali) mentre noi evolvevamo vero il “puro design” grazie a Giò Ponti e al “genio italico”. Adesso, è la volta dei cinesi, mentre i giapponesi sono, bontà loro, diventati portabandiera da tempo di un design originale e creativo, dalla moda all’elettronica (se guardate i televisori, la Playstation3, gli altri elettrodomestici, non sono bellissimi?).
Il punto è, però, che noi siamo la terra di Giambattista Vico e che lui, non certamente il vostro cronista, parlava a profusione dei “corsi e ricorsi storici”. La storia si ripete, diceva il saggio napoletano già all’inizio del 18mo secolo, e chi siete voi per dubitare di tanta saggezza e chiaroveggenza? Siamo nessuno, si sono risposti alcuni che, per non perdere l’abitudine, hanno deciso che in effetti la storia si ripete davvero.
Per farla breve, è stato lanciato con la copertura della stampa italiana (solo quella, nel resto del mondo pare lo ignorino). Si tratta di quello che viene definito come un portatile drammaticamente rivoluzionario e innovativo: sottile, leggero, super-versato per il viaggio e “asciugato” di quello che non serve.
Si chiama “Altro” e l’italianissima Olidata per proporlo al mercato ha un sito per generare “il fenomeno” e persino un marchio ad hoc U Leader Designj che dovrebbe proporre una serie di prodotti di cui Altro è il primo, fondati su stile e capacità di cogliere nel “cuore”. Il portatile pesa 1,6 Kg, ha processore “di forma ridotta” Intel Core 2 Duo, schermo con retroilluminazione Led, battera (aggiuntiva) a lunghissima durata, WiFi, WiMax, 3G (tutte opzionali, queste ultime cose). Elegante e funzionale non c’è dubbio che Altro si faccia guardare; Antonio Masenza nel comunicato parla di orgoglio della “passione per il design”.
Il tutto, filosofia del design ed essenzialità comprese, ricorda quel che ha condotto Apple e il suo Ceo, Steve Jobs, su questa strada molto tempo addietro. Forse per questo non deve stupire troppo che dietro all’Altro si intraveda, o almeno noi lo intravediamo, un maestro, un “altro” computer prodotto proprio da quella casa di Cupertino cui facevamo cenno poco più sopra.
Qui sotto alcune delle immagini di Altro