Un avvocato del Tennessee ha denunciato Apple accusandola essenzialmente di non impedire la visualizzazione di pornografia. Mark “Chris” Sevier, questo il nome del querelante, accusa la casa della Mela di non aver predisposto per default una modalità di navigazione sul web “sicura”, in grado di impedire automaticamente l’accesso a materiale pornografico, incolpando Apple di averlo reso schiavo della pornografia, patologia che avrebbe distrutto il suo matrimonio, e di non aver predisposto avvisi che evidenziavano i possibili danni della pornografia online.
Sevier cerca ovviamente un risarcimento che afferma di voler donare a gruppi anti pornografia; afferma di amare Apple, ma asserisce anche che l’azienda deve preoccuparsi del “benessere dei bambini della nostra nazione, perseguendo i valori americani”, ritenendola corresponsabile della scoperta della pornografia on-line e della sua successiva dipendenza.
Il problema sarebbe cominciato quando Sevier ha cercato “Facebook” digitando il nome in modo errato su un motore di ricerca, finendo per essere catapultato in un sito porno. Apple, dice Sevier, avrebbe dovuto bloccare automaticamente l’accesso, avvisando del possibile pericolo e della necessità della maggiore età (il sito stesso, ad ogni modo, mostra un avviso, come tanti siti con materiale pornografico, evidenziando la necessità della maggiore età prima di proseguire). L’avocato sostiene che Apple dovrebbe vendere prodotti con filtri per internet già abilitati per default che solo persone maggiorenni dovrebbero poter sbloccare con una password fornita dalla casa di Cupertino.
Ad aggiungere curiosità alla notizia, il fatto che a Sevier non è consentito praticare la professione per un ordine del 2011 della Corte Suprema del Tennessee a causa di “disturbo o infermità mentale”. Sevier è stato, tra l’altro, arrestato lo scorso mese con l’accusa di stalking verso John Rich, un cantante country statunitense.
In OS X, lo ricordiamo, Apple ha integrato i Controlli Censura, un meccanismo che, mediante semplici impostazioni nelle Preferenze di Sistema permette di gestire, monitorare e controllare il tempo in che modo i figli passano il tempo sul computer, i siti web che visitano e le persone con cui effettuano chat. È anche possibile impostare vari limiti alle applicazioni e impedire la visualizzazione di determinati siti.