In Russia il servizio antimonopolio federale ha ricevuto il via libera per avviare indagini antitrust sul caso App Store, dopo che l’appello di Apple è stato respinto da un tribunale di Mosca.
Adesso che l’appello di Apple, incardinato per riesaminare i motivi delle indagini dell’agenzia russa, è stato respinto, il caso antitrust potrà andrà avanti. Se giudicata colpevole di pratiche monopolistiche, Apple potrebbe dover affrontare una multa in base alle sue entrate in Russia.
La minaccia di una causa antitrust in Russia era iniziata per via delle policy di Apple che impedivano agli sviluppatori di indirizzare gli utenti a opzioni di pagamento terze parti, esterne ad App Store. Ad Apple è stato concesso termine fino a settembre 2021 per soddisfare la richiesta, mentre la causa è iniziata a ottobre.
Apple ha poi impugnato la decisione antitrust innanzi ai tribunali, ma secondo un rapporto di Reuters, la corte ha respinto l’appello di Apple, così da consentire all’antimonopolio federale russo di continuare le indagini sulle pratiche di App Store. Tuttavia, la decisione di respingere il caso di Apple può ancora essere impugnata.
Da quando è stata avviata l’indagine in Russia Apple, sotto pressione da parte degli enti antitrust locali, ha concesso i pagamenti terze parti in Olanda e anche in Corea del Sud. A livello globale Apple ora ammette all’interno delle app l’indicazione di collegamenti a siti web esterni per gestione account e pagamenti degli utenti, ma questo solo per le app reader multimediali, come per esempio per lo streming di musica e film.
Ricordiamo che Apple è coinvolta in diverse battaglie legali con entità russe al momento. Uno studio legale di Mosca sta cercando di intentare una class action contro Apple che ha da poco rimosso il supporto Apple Pay nel Paese, misura decisa dalla multinazionale di Cupertino come risposta all’invasione dell’Ucraina.