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Ex dipendenti Apple lanciano standard open source per i grandi data center

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Un team di ex dipendenti Apple, guidati dal global data center network manager Jason Forrester (in pratica l’uomo che era responsabile delle infrastrutture che gestiscono servizi quali iMessage, iCloud e iTunes) intende eliminare vecchi standard proprietari imposti sul mercato da chi produce switch e router, proponendo sistemi operativi e standard open-source personalizzabili dagli utenti.

Forrester ha fondato una sua azienda, Snaproute.com, creata sulla base di un progetto che era nato internamente in Apple, “Project McQueen”. In un post sul blog aziendale, il manager racconta che quando arrivò in Apple nel 2011, la Mela aveva due data center dedicati principalmente alla gestione del traffico di rete interno e alla distribuzione di brani e app per l’iTunes music store. Ora Apple ha molti più data center, un’incredibile quantità di dispositivi di rete che gestiscono le query di Siri, Mappe, iMessage e servizi cloud vari. Anche un piccolo inconveniente viene immediatamente notato da mezzo mondo al punto da diventare notizia sui numerosi siti di informazione. Apple si è trovata ad affrontare alcuni problemi che non eran mai stati tenuti in considerazione e il team guidato da Forrester aveva valutato varie soluzioni, compreso la creazione di tecnologie open source per tenere conto dei dati gestiti dai processori di rete. Tra le tecnologie sviluppate in proprio da Apple, strumenti di provisioning per controllare e gestire le installazioni, con funzioni che consentono di aggiornare il software di migliaia di switch senza mettere offline tutta la rete, funzioni che consentono di avviare aggiornamenti senza interrompere il funzionamento di sezioni di reti per ore, giorni o anche settimane.

Forrester ha deciso di rendere disponibili per tutti il frutto del precedente lavoro in Apple e nel 2015, insieme con altri collaboratori, ha lasciato Cupertino creando un’azienda per la distribuzione di soluzioni open source in grado di aiutare realtà che, come Apple, hanno la necessità di gestire problematiche come gestione, distribuzione, aggiornamenti e tracking di servizi e componenti di grandi reti.

Un ecosistema di partner e distributori offre ai clienti soluzioni denominate FlexSwitch, sistemi che saranno offerti in opzione con un sistema operativo denominato OpenSwitch. Snaproute ha anche contributo all’Open Compute Program di Facebook, progetto al quale ha aderito anche Apple e che mira a rivoluzionare l’industria nel settore dei server cloud/internet con nuovi modi di intendere l’architettura per server.

Forrester nega di voler conquistare il mercato presentando la sua azienda come la nuova Cisco-killer, spiega che molte aziende si trovano bene con le soluzioni attuali ma che le proposte Snaproute saranno presentate come alternative valide e con funzionalità che i concorrenti non offrono. “Intendiamo procedere con umiltà e mentalità operativa pragmatica per costruire un ecosistema che consentirà alle aziende di usare le infrastrutture internet come vantaggio competitivo”.

Snaproute

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