Gli sviluppatori di Mozilla stanno lavorando su un nuovo servizio denominato “Private Relay” che permetterà di generare alias univoci quando si compila un modulo su internet, un meccanismo grazie al quali dovrebbe essere possibile nascondere il proprio indirizzo mail agli inserzionisti pubblicitari e mettersi al riparo dallo spam.
Mozilla comincerà a testare il servizio alla fine del mese ma alcuni utenti che usano le Public Beta hanno già modo di testarlo. Private Relay sarà disponibile come add-on per Firefox consentendo di generare un indirizzo email univoco – un alias della mail – con un solo click. L’utente può indicare questo indirizzo compilando un modulo sul web, usarlo per iscriversi a newsletter e registrare nuovi account. Sul sito dedicato al progetto, Mozilla spiega che le mail saranno indirizzati all’indirizzo reale dell’utente e se qualche alias comincia a ricevere posta non desiderata, è possibile disattivarlo o cancellarlo completamente.
Il concetto di alias associato alle mail esiste da tempo: un semplice meccanismo per attribuire un nuovo nome utente alla propria casella di posta elettronica, creando così un indirizzo apparentemente diverso che farà sempre capo alla stessa casella. La differenza tra indirizzo reale e alias, è che l’indirizzo reale occupa uno spazio fisico sul server (una “quota”), l’alias e-mail non è altro che semplicemente un nominativo ulteriore associato a un indirizzo fisico.
Con Private Relay, riferisce ZDNet, Mozilla intende fornire una soluzione per permettere agli utenti di creare e distruggere alias di mail con un semplice click. Un simile meccanismo a quello studiato da Mozilla è sfruttato nella tecnologia “Sign in con Apple” della Casa di Cupertino per la protezione della privacy.
Anziché usare un account social o compilare un modulo, verificare l’indirizzo email o scegliere una password, è possibile usare l’ID Apple per l’autenticazione: Apple proteggerà la privacy degli utenti fornendo agli sviluppatori un ID casuale e univoco. E nel caso in cui gli sviluppatori chiedano comunque un nome e un indirizzo email, gli utenti potranno condividere un indirizzo email casuale e univoco senza divulgare il loro indirizzo privato.