La possibilità di sfruttare sensori da montare sui denti può essere utile per registrare quali sostanze chimiche sono presenti nella bocca e trasmettere le informazioni raccolte a un dispositivo mobile nelle vicinanze.
Gli ultimi chipset utulizzabili per funzioni di tipo di Silicon Labs sono quelli della famiglia xG27; sono minuscoli, vantano un basso consumo energetico, e potrebbero essere usati nell’ambito della tecnologia medica per creare, ad esempio, un analizzatore della saliva da collocare sulla superficie di un dente.
La famiglia di SoC xG27 è composta dal BG27 e dall’MG27, tutti e due sviluppati attorno al processore ARM Cortex M33; BG27 offre il Bluetooth, mentre MG27 supporta Zigbee e altri protocolli.
I chip in questione sono minuscoli, dai 2 ai 5 mm quadrati, alla stregua della punta di una matita, possono essere inseriti in un molare e monitorare, grazie alla saliva, varie condizioni di salute, tenendo conto di nutrienti sostanze e reazioni chimiche che avvengono all’interno dell’organismo.
Queste tecnologie – riferisce il sito The Verge – non sono nuove ma una società che si chiama Lura Health, sfruttando i chipet di Silicon Labs, è riuscita a superare le procedure di regolamentazione della FDA (l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) e, in collaborazione con la UConn Orthodontics, mira a offrire prodotti specifici nel giro di 12-18 mesi.
Altri possibili usi dei chip di Silicon Labs potrebbero essere il monitoraggio costante della glicemia o per tracciare elettrocardiogramma con dispositivi indossabili.
La peculiarità dei chip di Silicon Labs è il funzionamento con tensioni inferiori ai 0,8V e la possibilità di passare a una modalità “scaffale”, in grado di ridurre l’energia durante il trasporto, quando conservato fermo in un armadio (in attesa di essere utilizzato), peculiarità che sono di particolare interesse nell’ambito dei dispositivi indossabili, degli ambienti clinici e ospedalieri.