Un volo Alaska Airlines da New Orleans a Seattle è stato evacuato martedì 24 agosto dopo che uno smartphone sull’aereo ha preso fuoco. A riferirlo è The Seattle Times, spiegando che il dispositivo che ha preso fuoco era un Samsung Galaxy A21.
Il telefono si è bruciato al punto di essere irriconoscibile ma il proprietario del dispositivo ha confermato che si trattava di un Samsung Galaxy A21.
L’equipaggio del volo 751 ha spento il fuoco con un sacchetto di contenimento per le batterie ma il fumo ha costretto all’uso degli scivoli di emergenza per l’evacuazione; 128 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio sono stati trasportati in autobus fino al terminal. Non ci sono stati feriti gravi e non c’è stato alcun impatto sulle operazioni aeroportuali.
Non è la prima volta che cellulari prendono fuoco su un aereo costringendo i passeggeri all’evacuazione. Le batterie al litio sono un problema serio al punto che nessuna batteria libera è permessa nel bagaglio in stiva; battery pack di piccolo taglio sono permessi ma solo nel bagaglio a mano.
Per Samsung un vero incubo fu il Note 7, poi ritirato dal mercato nel 2016. Il problema dei Galaxy Note 7 che esplodevano era causato dal particolare profilo e spessore degli accumulatori di corrente che erano prodotti da Samsung SDI, controllata dell’azienda sudcoreana.
Come abbiamo spiegato qui, problemi simili a quelli del Samsung Note 7 sono sono accaduti con smartphone di tutti i tipi (iPhone incluso), batterie per le auto Tesla, con notebook di varie marche e altri dispositivi ancora.
Le batterie agli ioni di litio sono sicure e la possibilità che qualcosa riesca a cortocircuitarle è assai rara, soprattutto nel caso dei telefoni cellulari.
Per stare al sicuro è bene evitare cavi e alimentatori di produttori sconosciuti, non certificati, non coprire lo smartphone con elementi in grado di aumentare il riscaldamento, non eseguire la carica tenendo i dispositivi sul letto o sul cuscino. Alcuni consigliano anche di non rispondere al telefono quando questo è sottocarica. Da non sottovalutare il mercato delle batterie sostitutive a basso costo: molte di queste costano poco perché chi le produce non adotta meccanismi di sicurezza adeguati.