Nella più importante struttura di TSMC (la più grande fabbrica indipendente di semiconduttori al mondo) si è verificato un problema di contaminazione da gas.
A riferirlo è il sito Macrumors, citando a sua volta Nikkei Asia. La fabbrica in questione, nota come “Fab 18”, è la più avanzata struttura di TSMC specializzata nella produzione di chip. L’azienda taiwanese è l’unica fonderia che Apple usa per i suoi chip, sfruttati su tutti i computer e telefoni che usano SoC proprietari.
Fonti del settore industriale che ha avuto modo di interpellare Nikkei Asia, riferiscono che nella struttura in questione si producono tutti i chip dei futuri Mac e iPhone in arrivo. Il riferimento è – presumibilmente – ai futuri iPhone 13 con SoC 15 e MacBook Pro con SoC Apple Silicon M1X o M2.
Un gas usato nella produzione di questi chip avrebbe contaminato alcune aree della struttura giovedì notte (29 luglio). Un portavoce di TSMC ha dichiarato che alcune linee produttive dello Science Park a Sud di Taiwan ricevono determinati gas da fornitori e questo sarebbe risultato contaminato. Il materiale in questione è stato velocemente sostituito con quello di altri fornitori. Alcuni dipendenti che si trovavano a casa, sono stati richiamati in fabbrica per tenere la situazione sotto controllo.
Il produttore di chip per conto di terze parti ha riferito ancora di stare effettuando controlli al fine di garantire che la qualità dei prodotti non sia compromessa e, a loro dire, l’incidente non comporterà un impatto significativo sull’attività. La contaminazione c’è stata ma avrebbe riguardato in modo limitato il processo di fabbricazione dei chip.
Il problema di TSMC si presenta in un momento delicato per Apple che nell’ambito della presentazione dei risultati dell’ultimo trimestre fiscale ha riferito di prevedere difficoltà di approvvigionamento con alcuni fornitori per il trimestre di settembre.
Tutto quello che è emerso finora sui terminali della gamma iPhone 13 in arrivo questo autunno è in questo approfondimento di macitynet.