Appleinsider ha provato a fare un interessante esperimento: assemblare un PC con caratteristiche tecniche simili a una configurazione high-end personalizzata di un nuovo Mac Pro, una macchina da 9599$ così composta: processore 2.7GHz 12-core Intel Xeon E5 con 30MB di cache L3, 64GB memoria RAM 1866MHz DDR3 ECC, unità di storage flash PCIe da 1TB, due GPU AMD FirePro D700 con 66GB di VRAM cadauna.
Per il case è stato scelto uno tra gli ATX compatibili più apprezzati: il PC-7B del produttore taiwanese Lian Li, un prodotto che vanta caratteristiche di alta qualità e un’elegante struttura di alluminio spazzolato: costo 89.99$; lo chassis non include l’alimentatore, per questo si è aggiunto alla lista della spesa il CMPSU-650TX da 650 watt di Corsair, silenzioso e in grado di supportare la doppia GPU: altri 89.99$.
Il display nell’ipotetico super PC da mettere in competizione con il super Mac Pro è gestito da due AMD FirePro W9000 GPU di classe workstation: costo 3.999$ dollari cadauna; sono schede video con 6GB di VRAM con una larghezza di banda di 264 GB/s, benché complesso sulla carta da paragonare con le AMD FirePro che Apple offre con i Mac Pro.
Per la CPU, è stato possibile aggiungere lo stesso identico processore che offre Apple: l’Intel Xeon E5-2697 Ivy Bridge, un 12 core da 22 nanometri individuato a 2.750$.
Per quanto riguarda l’unità di archiviazione flash PCI Express, sul mercato si trovano prodotti con prezzi astronomici. La serie RevoDrive 3 X2 di OCZ tra poco non sarà più prodotta ma il prodotto top da 960 gigabyte si trova intorno ai 3000$.
Per i 16 GB di memoria ECC si è pensato a Kingston con moduli da 16GB ECC-registered DDR3 1866 MHz, da 209.99$ cadauno: i 64 gigabyte per pareggiare la configurazione del nuovo Mac Pro costano 839.96$.
La scheda madre doveva essere in grado di ospitare i vari componenti, con il socket LGA 2011 compatibile con lo Xeon, supportare la RAM DDR3 a 1866MHz, integrare un numero sufficiente di slot PCI Express, supportare due schede video e l’unità di storage solid state. Si è scelta la Z9PE-D8 di Asus che offre connettività USB 3.0 e FireWire: 539.99$; si sarebbe voluto scegliere una motherboard con connettività Thunderbolt ma Asus non offre una scheda madre compatibile Xeon con connessione Thunderbolt.
Per il sistema operativo si è scelto Windows 8.1: 199.99$ il costo della licenza. Senza considerare costi di spedizione, assemblaggio e altre complicazioni: il prezzo finale della macchina con funzionalità simili al nuovo Mac Pro è di 14.300$: un prezzo superiore all’offerta di Apple, dimostrazione che l’offerta della casa di Cupertino è in linea con la classe del prodotto proposto.
Ad onor del vero, va anche detto che questa operazione serve a dare una idea e a suscitare un dibattito, ma non è una prova risolutiva. Anche se chi costruisce un PC ha anche il costo del reperimento delle componenti, del mantenimento degli stabilimenti, del welfware degli operai, del marketing, della logistica, della remunerazione dei rivenditori, che non entrano nel conto di un assemblato in garage, i prezzi menzionati delle componenti non sono quelle pagate da Apple che le acquista a costi scontati probabilmente anche del 70/80% o le produce direttamente. In termini pratici sarebbe come dimostrare che una vettura è molto economica facendo una somma del prezzo delle componenti di ricambio prese singolarmente: è una curiosità, ma non uno strumento di valutazione del valore reale sul mercato dell’auto.