Una società di facciata legata al noto patent troll statunitense Intellectual Ventures, ha silenziosamente intentato una causa nel distretto orientale del Texas contro una vasta serie di produttori di periferiche e rivenditori. Ne parla ArsTechnica e stando a quanto riportato nella citazione presentata la scorsa settimana, la Minero Digital LLC, esige da 26 aziende le royalty sugli hub USB, i dispositivi che permettono di duplicare le porte in questione permettendo di collegare più dispositivi e periferiche a un’unica porta. Tra gli “accusati” vi sono rivenditori di catene quali Best Buy, Wal-Mart, Fry’s, ma anche Amazon e piccoli distributori. A detta di Minero Digital, otto diversi brand che producono hub USB avrebbero violato suoi brevetti. I presunti danni non sono stati quantificati e nella citazione si fa riferimento a un’ingiunzione per bloccare le vendite di decine di diversi prodotti.
Il presidente di Minero, Daniel Perez, è un ex avvocato di un grande studio legale che dal 2009 si dedica al patent trolling. Ha un ufficio alla periferia di Dallas al quale fa riferimento un altro patent troller da lui controllato, Z-Dimensional LLC, che ha già citato varie società per presunte violazioni nel campo dei brevetti di tecnologie che riguardano il 3D.
Secondo un recente rapporto di Unified Patents nel 2015 verrà raggiunto il picco storico delle dispute legali sui brevetti nelle storia degli Stati Uniti, con oltre 7.500 azioni legali. La maggior parte delle dispute sono avviate da quelle che vengono in gergo chiamate “non-practicing entities”, entità non praticanti, ovvero società che si limitano a detenere brevetti e proprietà intellettuali senza produrre alcunché di reale.