Da qualche tempo persino in ambito consumer stanno cominciando a diventare una normalità le connessioni 10Gb Ethernet. I Mac mini più recenti, ad esempio, offrono di serie una porta Gigabit Ethernet 10/100/1000BASE-T (1 Gbps) con connettore RJ-45 ma per chi vuole connessioni di rete fino a 10 volte più veloci è disponibile anche un’opzione 10 Gigabit Ethernet, sempre con connettore RJ-45, che funziona alle velocità standard NBASE-T di 1 Gbps, 2,5 Gbps, 5 Gbps e 10 Gbps.
Con una rete 10 Gigabit Ethernet, è possibile ottenere una maggiore larghezza di banda, ideale per condividere file tra computer desktop, lavorare con dispositivi storage ad alte prestazioni o caricare grandi quantità di dati.
I data center hanno l’esigenza di individuare sempre nuove modalità di connessioni veloci e per rispondere al problema, il consorzio Ethernet ha annunciato un’evoluzione dello standard 400 Gbit / s che consente di raddoppiare l’attuale velocità, pronto a soddisfar le esigenze dei data center del futuro, infrastrutture nelle quali qualsiasi novità che permette di migliorare la velocità di trasmissione trai nodi e i cluster di supercomputing è sempre ben accetta.
A questi ritmi non dovrebbe passare molto per arrivare al terabit Ethernet. L’ultimo standard è denominato 800GBASE-R, è stato definito dallo Ethernet Technology Consortium e per il momento è solo uno standard (non esistono ancora prodotti compatibili ma non dovrebbero tardare ad arrivare sul mercato, anche perché non è complesso crearli visto che si tratta di una sorta di aggiornamento di specifiche esistenti). Per raddoppiare la velocità di trasferimento, spiega Anandtech, sono state sfruttate il doppio delle linee dello standard 400 Gbps a parità di velocità, tecnicamente prevedendo un nuovo media access control (MAC) e un nuovo PCS (Physical Coding Sublayer).