A dicembre del 2016 due italiani su tre, ovvero circa il 65% della popolazione, è connesso a Internet. A fare da traino a questa crescita registrata da comScore nel suo rapporto “Internet in Italia – I trend del 2017“ c’è soprattutto la crescita della generazione “mobile only”, persone cioè che si connettono all’internet solo da smartphone e tablet.
Il traffico via dispositivo mobile è concentrato soprattutto su alcuni tipi di contenuti: social network e messaggistica personale in testa. Ben 3 minuti ogni 5 vengono spesi su WhatsApp e Facebook. Per l’Italia questa è una differenza ad esempio rispetto ai due mercati digitalmente più avanzati, cioè Usa e Gran Bretagna. In quei mercati dal mobile si accede invece principalmente ai contenuti di intrattenimento. Da noi solo 4,4 milioni di utenti guardano video (Netflix, Sky, YouTube) da mobile.
La nostra situazione è, dal punto di vista della penetrazione della rete in Italia e delle tipologie di servizi, quella tipica del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto: se da un lato siamo in ritardo, dall’altro le possibilità di crescita sono elevate. E, dal momento che nel mondo digitale chi arriva per ultimo vince perché ottiene le tecnologie migliori e più nuove, la situazione non è totalmente negativa.
A fare da punta di diamante e far sperare per il futuro è soprattutto la penetrazione della fruizione da dispositivi mobili (+12% rispetto allo scorso anno) i quali sono un indice chiaro delle possibilità del nostro mercato.