Un iPhone 6s avrebbe messo in salvo una donna, rimasta ferita lunedì nell’attentato alla Manchester Arena. Il dispositivo ha deviato e rallentato le schegge arrivate dall’esplosione della bomba.
Raccontando la scena straziante, il marito della 45enne Lisa Bridgett, su Facebook ha pubblicato un post spiegando che la moglie era al telefono quando Salman Abedi, l’attentatore suicida, si è fatto esplodere al concerto di Ariana Grande uccidendo 22 persone e ferendo centinaia di persone.
Una scheggia (la parte di un bullone) ha attraversato il dito della donna e colpito la parte inferiore dell’iPhone, consentendo di deviare dal percorso il pezzo di metallo. Il bullone ha attraversato lo zigomo, ferendo al volto la donna, fermandosi nel naso. Da come si vede nella foto, la scheggia ha reciso la parte laterale inferiore del telaio in alluminio dell’iPhone tagliando di netto altoparlante, parte della scheda logica e del display.
Non è facile stabilire se effettivamente sia stato l’iPhone a salvare la donna ma il dispositivo in questione è più robusto rispetto ai precedenti ed è molto probabile che abbia permesso di deviare la scheggia, oltre che di rallentarla. La donna, che si trovava alla Manchester Arena con la figlia e la figlia di un’amica, con l’esplosione è rimasta ferita in più punti. Oltre a danni alle dita e ferite al volto, ha danni a una coscia, una frattura alla caviglia, piccoli lividi e contusioni varie.
“Il fatto che si trovava al telefono”, ha spiegato il marito della donna, “le ha probabilmente salvato la vita”. “La scheggia che ha colpito il suo telefono, non sono è stata deviata ma anche rallentata notevolmente”.