Honda è stata costretta a bloccare la produzione per un giorno per via di un attacco che ha permesso a un cybercriminale di infiltrarsi nei server aziendali. A riferirlo è il Financial Times spiegando che il virus è stato individuato da Honda lunedì 9 giugno, e la scoperta ha costretto l’azienda a mandare a casa i dipendenti per risolvere problemi che hanno intaccato la posta elettronica e altri sistemi in diverse sedi nel mondo.
Stando a quanto riporta il giornale economico-finanziario, lunedì è stata bloccata la produzione negli Stati Uniti. La maggiorparte degli impianti è stata riattivata, ma restano chiusi quelli in Ohio, in Turchia e le fabbriche di motocicli e scooter in Brasile e India. A quanto pare di capire, l’attacco non ha avuto conseguenze dirette su clienti e dipendenti, ma potrebbe avere avuto impatto nel sistema di ispezione delle auto.
L’attacco ha colpito i server aziendali e da più parti si evidenzia la necessità di migliorare la sicurezza, soprattutto ora che i veicoli sono sempre più connessi. In passato è stata dimostra la possibilità di mandare contromano una Tesla prendendo il controllo del volante da remoto, grazie a vulnerabilità nel codice.
Nel 2015 Fiat Chrysler ha richiamato 1,4 milioni di vetture potenziali vittime di una vulnerabilità software, che poteva consentire a cybercriminali di prendere il controllo di freni, motore e volante. Tutti gli articoli di macitynet che parlano di Honda sono disponibili a partire da questa pagina del nostro sito.
Tutti gli articoli di macitynet dedicati alla sicurezza sono disponibili da questa pagina. Invece per tutte le notizie che riguardano le auto, i veicoli elettrici e anche la mobilità smart ed eco sostenibile sono disponibili nella sezione ViaggiareSmart.