Non tutti hanno gradito la recente decisione di Adobe di non vendere più software “boxato” (scatola con i CD/DVD), qualcuno ha apprezzato le nuove politiche dei costi in abbonamento, altri no, e più di un utente ha deciso di raccogliere le firme per convincere la software house a fare marcia indietro. Una petizione lanciata sulla piattaforma Change.org ha già superato nel momento in cui scriviamo le 15.000 firme. Una seconda petizione chiede alla Casa Bianca di far intervenire il Dipartimento di Giustizia accusando Adobe di pratiche ostili, accordi sottobanco con distributori e di praticare prezzi predatori nel breve periodo. Questo secondo appello al momento sembra avere meno successo: nel momento in cui scriviamo le firme sono poche centinaia. La soglia minima per le petizioni su “We The People” è stata recentemente aumentata e le firme devono ora arrivare ad almeno centomila per ricevere una risposta ufficiale da parte dell’amministrazione Obama.
La mossa di Adobe ha ad ogni modo stimolato l’interesse di altri produttori software. Molti di questi sono interessati a capire l’andamento del business e copiare/riprodurre eventualmente il modello della società di San Jose. Tra i vantaggi l’abbattimento della pirateria (il basso costo mensile invoglierà probabilmente gli utenti a passare al software originale), altri però non gradiscono dover pagare per avere diritto a usare un software solo e soltanto entro determinati periodi stabiliti.
Come abbiamo già scritto qui, il problema riguarda in particolare gli utenti “occasionali” che preferiscono acquistare una tantum la licenza d’uso perpetua (senza limiti d’uso nel tempo) anziché pagare una volta al mese per software che non sempre utilizzeranno mensilmente. L’acquisto una tantum della Creative Suite CS6 edizione standard costa negli USA 1.300 dollari; tenendo conto che l’utente userà il pacchetto per almeno tre anni, questo significa che il pacchetto ha un costo medio di circa 430 dollari l’anno. L’abbonamento alla Creative Cloud ha un costo negli USA di 50 dollari al mese, il che significa che ha un costo medio di 600 dollari l’anno, superiore dunque al prezzo della versione pacchettizzata. Bisogna ad ogni modo ricordare che la Creative Cloud include aggiornamenti costanti delle app, 20GB di storage sul cloud, tool di condivisione e collaborazione e altre funzionalità non presenti nella versione “boxata”.