Apple presenterà Mac con processori ARM, gli stessi di iPhone e iPad. La voce, già circolata più volte in passato, torna d’attualità dopo che Ben Bajarin, un analista di Creative Strategies, definisce il passaggio come qualche cosa di inevitabile ma non per questioni di prestazioni o di controllo della filiera dei prodotti, ma per le strategie di mercato dell’azienda e in particolare per tenere fede alla sicurezza e alla privacy che ultimamente Cupertino ha messo in primissimo piano «Se Apple vuole davvero integrare la sua filosofia di sicurezza con i prodotti in ogni parte dell’ecosistema – sostiene Bajarin – deve fare ciò che in molti prevedono e creare un processore della serie Ax per Mac»
A stuzzicare la fantasia di Bajarin sono i meccanismi di sicurezza integrati in iOS e il Secure Enclave. La sicurezza del sistema su iPad e iPhone è stata progettata in modo integrato affinché sia il software sia l’hardware siano sicuri in tutti i componenti principali. Ne fanno parte la procedura di avvio, gli aggiornamenti software e Secure Enclave, architettura che occupa una posizione cardine nella sicurezza di iOS. Dall’avvio iniziale, agli aggiornamenti software, fino ad arrivare alle app di terze parti, ogni singolo passo viene analizzato ed esaminato per garantire l’interazione ottimale tra hardware e software e l’utilizzo corretto delle risorse. Il Secure Enclave (un coprocessore integrato all’interno dei chip serie A7 e successive) si occupa delle operazioni di codifica per la gestione chiave della protezione dati e mantiene l’integrità della protezione dati anche nel caso in cui il kernel venga n qualche modo compromesso. Secure Enclave è responsabile anche del processo di raccolta delle informazioni ottenute dalla scansione delle impronte digitali effettuata dal sensore Touch ID e sfrutta queste informazioni per determinare se c’è una corrispondenza con le impronte registrate e abilitare l’accesso o gli acquisti per conto dell’utente.
Bajarin evidenzia come il Secure Enclave sia “al centro di ogni singolo bit di informazione cifrata” su iPad e iPhone, un coprocessore che rende possibile l’avvio sicuro, la cifratura dei file, l’elaborazione delle impronte; è insomma “centrale nel rendere sicuri i singoli bit”; “più ci penso e più mi sembra chiaro che il Secure Enclave ha un ruolo molto più esteso di quello fin qui riconosciuto”.
Bajarin spiega che funzionalità di sicurezza avanzate intrinseche di iOS potrebbero essere integrate nei Mac grazie al Secure Enclave e si spinge nell’affermare che Apple potrebbe persino pensare ad abbandonare OS X e presentare una versione specifica di iOS per Mac.
Come abbiamo già spiegato altre volte, un possibile salto carpiato da Intel ad ARM è una scelta da valutare con attenzione. L’introduzione di nuovi Mac con processori ARM potrebbe rappresentare una nuova rivoluzione per la piattaforma, con tutto quello che ne consegue, oppure provocare un crollo immediato delle vendite dei Mac con CPU Intel. Per un’eventuale transizione ai Mac con ARM, Apple dovrebbe integrare un nuovo software di emulazione in stile Rosetta (l’emulatore trasparente che ha inizialmente permesso di usare i programmi per PowerPC sui Mac con CPU Intel), in attesa che gli sviluppatori creino software e app ad hoc. Come già successo nel passaggio dai Mac PowerPC ai Mac con CPU Intel si prospettano gli stessi dubbi e le stesse perplessità per l’eventuale nuova transizione dai Mac Intel ai Mac con processori ARM. Una cosa ad ogni modo è certa: se Apple volesse, i Mac con processori ARM potrebbero istantaneamente sfruttare l’enorme parco di app già disponibili per iPhone e iPad anche se dall’altra parte potrebbe suscitare perplessità se non un abbandono della piattaforma da parte degli sviluppatori che si occupano di software professionale e quindi un addio anche di una fetta di utenti che guardano al Mac come un harware per la produttività-