La conferma del Negozio del Louvre, certamente buona per il pubblico francese, viene accompagnata da un’altra non altrettanto positiva: la conferma che Apple abbandona Apple Expo.
A dare informazione della decisione,anticipata da alcune voci sulla rinuncia allo stand prenotato è, come nel caso del punto vendita, è un comunicato stampa diffuso ai media francesi nel quale si fornisce qualche spiegazione: “Anno dopo anno, Apple ha ridotto la sua partecipazione alle fiere; ci sono modi migliori per entrare in contatto con i nostri clienti. La crescente popolarità del sito apple.com ci permette di raggiungere direttamente più di un centinaio di milioni di clienti in tutto il mondo in maniera innovativa “.
In effetti Apple ha progressivamente ridotto la sua presenza ad eventi come quello che caratterizza il settembre parigino; il primo ed illustre precedente è stata la cancellazione del Macworld di New York, preceduto dallo stop a quello di Tokyo.
Successivamente Apple aveva cancellato l’adesione ufficiale anche a MacExpo a Londra, una fiera organizzata da privati. Ma la rassegna della capitale francese aveva una tradizione ben più lunga (25 anni quest’anno) di quella londinese e rappresentava da sempre un punto di riferimento irrinunciabile per appassionati da tutta Europa, oltre che un evento che rivaleggiava per numero di espositori e partecipazione di pubblico con il Macworld di San Francisco.
La sensazione che qualche cosa potesse accadere da una edizione all’altra era nell’aria da tempo.
Inizialmente Jobs ha rinunciato alla sua presenza per il keynot, poi due anni fa si è avuta addirittira l’istituzione di eventi concorrenti con la clamorosa istituzione, nello stesso giorno di apertura della Fiera, di un evento a San Francisco per la presentazione di nuovi prodotti (iPod rinnovati, negozio film ed Apple TV).
In quella occasione i giornalisti europei venivano dirottati su Londra invece che convocati, come sarebbe stato logico, alla fiera di Parigi con il risultato che la rassegna francese apriva la mattina senza i nuovi prodotti che sarebbero stati annunciati dopo poche ore a qualche centinaio di km di distanza, in un’altra capitale di un’altra nazione. Il risultato: apertura in tono minore e poca attenzione per la fiera di Parigi.
La rinuncia di Apple a partecipare ad Apple Expo potrebbe avere segnato la fine della rassegna di Porte de Versailles. Ben difficilmente dopo l’edizione di quest’anno, senza uno stand ufficiale di Cupertino, rivenditori e produttori di accessori saranno incentivati ad aderire alle proposte di Reed Exposition.
Lo scorso anno l’evento, in assenza di keynote e di novità , aveva raccolto comunque più di 50mila visitatori; un numero considerevole anche se molto distante dai quasi 100mila degli anni gloriosi quando lo stesso Jobs, come accennato, introduceva l’evento ed Apple lo usava per annunciare novità di rilievo.
Da parte sua l’organizzatore sembra incassare il colpo con disinvoltura e si appoggia ad un altro “grande” del mondo della Mela, Adobe, che occuperà gran parte dello spazio che era stato in precedenza prenotato da Apple. La presenza di prodotti Apple dovrebbe essere garantita dalle terzi parti che andranno a creare un’area specializzata con le soluzioni hardware e software di Cupertino.