Appare sul sito ufficiale mi.com la ormai nota Xiaomi Mi Band 2, smartband a dire il vero mai presentata ufficialmente, ma che era apparsa in qualche scatto trapelato in rete e di cui ormai si sapeva tutto o quasi. Mancavano le caratteristiche ufficiali, che puntualmente trovano riscontro nella pagina ufficiale sul sito Mi.com. Anche il prezzo, almeno in Cina, è quello che in molti speravano: al cambio, circa 20 euro.
La differenza principale con il primo modello, come già annunciato da tempo, è il display OLED, che permette di verificare passi, sonno e orario, senza dover necessariamente far ricorso allo smartphone. Il bracciale Xiaomi diventa, così, un po’ più autonoma rispetto al primo modello. Un unico pulsante centrale permette di cambiare le varie schermate per poter visualizzare tutti i dati forniti dall’indossabile, che mantiene la certificazione IP67 e, dunque, risulta anche amica dell’acqua.
La batteria integrata è da 70mAh, quindi maggiorata rispetto alla passata edizione, ma che quasi certamente durerà meno per via del display, che non è comunque always on, ma che dovrebbe accendersi solo con la rotazione del polso. Ciò che in molti temevano, però, era il prezzo di questa nuova Mi Band 2. Anche da questo punto di vista Xiaomi mantiene le promesse, dato che al cambio risulta avere un prezzo di circa 20 euro, quindi pressoché immutato rispetto a Mi Band 1. Non manca neppure il sensore per il battito cardiaco, così che Mi Band 2 potrebbe realmente competere con altri indossabili ben più costosi, come ad esempio il Charge HR di Fitbit.
Attualmente, però, acquistarla in Italia potrebbe non essere semplice, dato che si dovrà fare affidamento al mercato di importazione. Alcuni siti cinesi la presentano già in catalogo, ma con costi che superano i 40 dollari. Sarà necessario attendere ancora qualche mese prima di poterla acquistare su piattaforme più Italia-friendly, come magari Amazon.
Naturalmente sarà compatibile con iOS e Android, dove permetterà anche uno sblocco smart del dispositivo, proprio come accadeva con il primo modello.