La Commissione Europea ha annunciato il pacchetto e-commerce, complessivamente tre proposte definite che dovrebbero mirare a creare (almeno a livello progettuale) un mercato e-commerce unico europeo, sfidando alcune limitazione attuali quali il blocco geografico, i costi transfrontalieri e la trasparenza sulle norme internazionali.
La prima proposta del pacchetto e-commerce riguarda il blocco geografico: la Commissione vorrebbe escludere tutte le limitazioni attuali che spesso impediscono di acquistare in tranquillità oggetti da e-commerce che risiedono in altri paesi europei. L’obbiettivo è quello di assicurarsi che gli utenti, “online o di persona, non siano discriminati in termini di accesso ai prezzi, condizioni di vendita o di pagamento, tranne se ciò sia oggettivamente giustificato per motivi quali l’IVA o disposizioni di legge e di interesse generale”. Grazie a questa proposta sarà possibile ad esempio utilizzare carte di credito emesse in Italia per acquistare su e-commerce francesi, tedeschi e di altre nazioni.
La secondo proposta riguarda la chiarezza dei costi di trasporto internazionali, spesso capaci di arrivare a prezzi fino a cinque volte superiori ai prezzi di trasporto nazionali. Lo scopo della Commissione Europea è aumentare “la trasparenza dei prezzi e la sorveglianza regolamentare sui servizi di consegna transfrontaliera dei pacchi: così i consumatori e i dettaglianti potranno beneficiare di consegne meno costose e condizioni di restituzione più agevoli anche da e per le regioni periferiche”, incoraggiando la concorrenza e portando a una diminuzione dei prezzi per gli acquirenti.
Infine la terza proposta del pacchetto e-commerce mira ad adottare una revisione del regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori che dovrebbe dare più poteri alle autorità nazionali “in modo che i consumatori possano far meglio valere i loro diritti”, tutelando così gli acquisti non solo nazionali ma anche internazionali.
Il pacchetto e-commerce sarà prossimamente vagliato dai singoli membri dell’Unione Europea per alimentare la discussione sulla tematica ed eventualmente per approvarne i contenuti.