Il Papa ha ricevuto in Udienza Tim Cook, CEO di Apple. L’amministratore delegato di Apple è arrivato ieri in Italia per incontrare Renzi (con il quale si era già visto lo scorso ottobre a pranzo dopo l’incontro pubblico in Bocconi).
Ieri la Mela ha ha annunciato la creazione in Italia del primo Centro di Sviluppo App iOS in Europa, un riferimento per fornire agli studenti competenze pratiche e formazione sullo sviluppo di app iOS. Il Centro di Sviluppo App iOS, sarà situato in un istituto partner a Napoli, sosterrà gli insegnanti e fornirà un indirizzo specialistico che consentirà di preparare futuri sviluppatori.
Sui contenuti dell’udienza Tim Cook con Papa Francesco la Sala stampa vaticana non ha diffuso particolari. Pur non utilizzando personalmente computer, smartphone e tablet, Papa Francesco ha definito Internet come un “Dono di Dio”, comprende perfettamente ed è a suo agio con le potenzialità della comunicazione. Tuttavia in recenti suoi discorsi ha lanciato un avviso contro i pericoli degli strumenti informatici che possono isolare molte persone dagli amici e anche all’interno della famiglia.
Qualche giorno addietro, il Santo Padre aveva ricevuto in un’udienza strettamente privata Eric Schmidt, attuale presidente esecutivo di Google. A quest’ultimo incontro ha partecipato anche Jared Cohen, a capo di Google Ideas ed ex consigliere per la tecnologia dei segretari di Stato Rice e Clinton. In calce in questo articolo riportiamo la fotografia dell’ udienza Tim Cook con Papa Francesco pubblicata da Antonio Spadaro: nel 2011 è stato nominato da Papa Benedetto XVI consultore del Pontificio Consiglio della Cultura e anche del Consiglio delle Comunicazioni Sociali.
In occasione della 50ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che quest’anno si celebra, in molti Paesi, domenica 8 maggio, il Papa ha ricordato che “Anche e-mail, sms, reti sociali, chat possono essere forme di comunicazione pienamente umane”. “Non è la tecnologia che determina se la comunicazione è autentica o meno, ma il cuore dell’uomo e la sua capacità di usare bene i mezzi a sua disposizione. Le reti sociali sono capaci di favorire le relazioni e di promuovere il bene della società ma possono anche condurre ad un’ulteriore polarizzazione e divisione tra le persone e i gruppi. L’ambiente digitale è una piazza, un luogo di incontro, dove si può accarezzare o ferire, avere una discussione proficua o un linciaggio morale. E ancora: “Anche in rete si costruisce una vera cittadinanza. L’accesso alle reti digitali comporta una responsabilità per l’altro, che non vediamo ma è reale, ha la sua dignità che va rispettata. La rete può essere ben utilizzata per far crescere una società sana e aperta alla condivisione”.