Canonical ha rilasciato Ubuntu “Quantal Quetzal” 12.10, ultima release della distribuzione Linux che ora integra il nuovo kernel 3.5 e fonde le varie immagini ISO in un solo pacchetto. Gli sviluppatori hanno lavorato all’integrazione delle applicazioni Unity, ampliato i servizi di ricerca online (ora è possibile visualizzare anche i risultati provenienti da Google) e attivato l’integrazione cloud/desktop nell’interfaccia Dash.
Una funzione denominata Web App consente di avere le applicazioni web più utilizzate (es. Facebook, Gmail o Flickr) direttamente sul desktop; l’opzione di remote login consente agli utenti con Ubuntu 12.10 di interfacciarsi con macchine Windows e applicazioni virtualizzate. Interessante anche Ceph, file system distribuito che facilita l’uso delle funzionalità SAN (Storage Area Network). Canonical ha aggiornato il sistema di deployment Juju, ora con nuova interfaccia e di più semplice uso.
La versione server integra OpenStack Folsom, piattaforma cloud opensource in grado di competere con equivalenti soluzioni di Microsoft e VMWare. È possibile sfruttare due componenti: Cinder (alternativa di block storage a Swift) e Quantum (interfaccia generica che si collega a OpenStack e permette di comunicare e gestire network virtuali).
L’immagine della versione desktop di Ubuntu “pesa” 800MB e l’avvio supporta l’UEFI Secure Boot, il sistema di avvio “sicuro” voluto da Microsoft per Windows 8 e che permetterà di avviare un sistema operativo solo se questo avrà una chiave di sicurezza valida per l’accesso. La versione server di Ubuntu può essere ancora replicata su CD e il tool d’installazione integra modifiche che migliorano le performance in fase d’installazione.
[A cura di Mauro Notarianni]