Uber ha annunciato l’espansione di UberEats, il suo servizio di consegna dei pasti, a New York e Chicago dopo le precedenti sperimentazioni a Barcellona e Los Angeles. Non ancora disponibile in Italia, UberEats sarà accessibile dall’app di Uber, anche se l’opzione per il cibo apparirà solo quando i consumatori sono nella zona di copertura del servizio.
Il servizio promette la consegna di piatti da “i ristoranti iconici”, con ritiro lato strada, “più velocemente di quanto ci vuole per far bollire l’acqua.” Inoltre il servizio ha i suoi fattorini dedicati, differenti da quelli ingaggiati per il servizio tradizionale di trasporto. Le opzioni per il pranzo vanno da 9 a 12 dollari, mentre per la cena vanno da 10 a 15 dollari, cui vanno aggiunti 3 dollari per il trasporto (4 a New York), a prescindere dal numero di pasti che vengono ordinati.
In un post sul blog ufficiale Uber prevede di “curare” i menu, che cambieranno ogni giorno. Uber sostiene che la risposta a UberEats è stata “straordinariamente positiva”: a Los Angeles, Uber ora offre il brunch durante i fine settimana con tempi di consegna fino a 10 minuti o meno. Secondo Uber, i suoi autisti “sono felici di avere un altro modo per guadagnare di più attraverso la piattaforma Uber”.
Il tentativo di Uber di differenziare i suoi servizi, andando oltre il semplice trasporto delle persone, è uno dei punti di forza della società, che vuole sfruttare il trasporto non solo come fattore di business per portare le persone nei luoghi che vogliono raggiungere, ma anche per offrire servizi accessori che richiedono lo spostamento, non solo di persone ma anche di cose.