Secondo il Financial Times, Uber sta progettando di investire circa mezzo miliardo di dollari nella creazione di un sistema di mappe Uber proprietario per tutto il mondo, un passo fondamentale verso l’utilizzo di veicoli a guida autonoma.
Il Financial Times riferisce che la società sta cercando di investire 500 milioni di dollari in un progetto di mappatura globale ambizioso che permetterebbe a Uber di creare un sistema di proprie mappe dettagliate.
Oggi Uber si basa fortemente sulle mappe di Google, decisione che ha rappresentato un buon punto di partenza, benché le mappe del colosso di Mountain View non forniscano il livello granulare di dettaglio che l’azienda vorrebbe ottenere e utilizzare, sfruttando ad esempio modelli di traffico, la locazione di porte e cancelli o altri potenziali luoghi di arrivo e partenza dei clienti.
Questo nuovo investimento consentirà a Uber di realizzare mappe su misura in grado di fornire il livello di dettaglio necessario per il business del servizio taxi alternativo ma anche, in ottica futura, per le auto a guida autonoma. Possedere mappe più dettagliate è un passo essenziale per l’evoluzione di Uber e del suo business. La società ha già iniziato a compiere i primi passi nell’uso dei veicoli autonomi, che fanno molto affidamento su mappe precise e dettagliate.
L’azienda ha assunto ex dipendenti di Google, ha acquisito società di mappatura e ha stretto partnership con aziende come TomTom e DigitalGlobe. All’inizio di questa settimana, Bloomberg ha riferito che l’azienda ha ampliato i suoi sforzi di mappatura in Messico verso quello che sembra essere un primo passo nel progetto di mapping in tutto il mondo.