Pochi giorni fa Twitter aveva annunciato, come abbiamo scritto qui noi di Macity, che stava lavorando a un sistema di geolocalizzazione dei luoghi da cui i suoi utenti spediscono in rete i tweet, i pigolii di 140 caratteri. Adesso, nuova mossa per cercare di dare ancora più spessore e opportunità al futuro di Twitter, considerato oggi il social network più caldo e in cerca però ancora di una identità commerciale che possa far intendere come Twitter potrà monetizzare il suo successo.
Adesso infatti Twitter sta lavorando alla realizzazione di account a pagamento. Per quei pochi che vorranno accedervi, saranno a disposizione servizi avanzati per l’analisi dei dati. Si tratta di uno strato di informazioni disponibili sia attraverso un futuro cruscotto che consentirà di effettuare una prima analisi evoluta delle informazioni di un particolare utente Twitter (dove sono quelli che lo seguono, come accedono ai dati, da dove vengono e dove vanno se arrivano tramite Web o quale altro tipo di applicazione e via dicendo) e pure lasciando le API a disposizione degli sviluppatori commerciali che vogliano realizzare software professionali di analisi dati.
La mossa di Twitter, annunciata da uno dei fondatori, Biz Stone, è importante anche per un altro motivo. Twitter adesso pensa seriamente di certificare l’identità delle aziende o dei privati che intendano pagare per il servizio. Questo vuol dire che per esempio una società (mettiamo la CocaCola) o una star (diciamo Lindsay Lohan) che decide di crearsi una identità su Twitter per farsi seguire dai suoi appassionati, adesso potrà affermare di essere chi dice di essere senza incorrere in pericolosi casi di “furto di identità ” o di raggiro e scherzo.
La parabola di Twitter è di tutto rilievo: con 55 milioni di dollari di capitale investito due anni fa da parte di venture capitalist, ha raggiunto durante l’estate i 50 milioni di utenti. Il modello commerciale e di crescita di Twitter è stato riassunto dai suoi stessi fondatori: mano a mano che gli utenti aumentano e crescono per competenze e richieste, impariamo insieme a loro a usare il servizio e a farlo evolvere. Twitter ha rifiutato una offerta da più di mezzo miliardo di dollari da parte di Facebook (che ha recentemente comprato FriendFeed).