Twitter ha finalmente ammesso le problematiche che riguardano le violente molestie ed aggressioni che spesso coinvolgono gli utenti ed ha promesso che l’azienda sta attualmente “valutando come possiamo migliorare ulteriormente le nostre politiche per gestire meglio le situazioni tragiche come questa”. Il social network si riferisce a quanto accaduto in occasione della morte di Robin Williams: la figlia di 25 anni, Zelda Williams, attiva su Twitter ha ricevuto numerosi messaggi di condoglianze e molti utenti di Twitter hanno condiviso la tragica scomparsa del padre stringendosi attorno alla figlia.
Altri utenti però hanno approfittato della situazione per mettere in atto azioni intimidatorie, moleste e di cattivo gusto, inviando messaggi negativi o anche arrivando a realizzare immagini palesemente false del padre suicida, atti di cattivo gusto che hanno toccato direttamente la sensibilità della figlia. A seguito di questi comportamenti, Zelda Williams ha deciso di cancellare i suoi account su Twitter ed Instagram e di abbandonare questi social network. Twitter ha quindi reagito sospendendo gli account dei molestatori e ha finalmente preso atto della situazione senza controllo; non si tratta certamente di una novità e problematiche di questo tipo sono all’ordine del giorno sulla rete, dove l’assenza di filtri, di moderazione e l’assoluta libertà giocano un ruolo fondamentale non solo in positivo, ma in casi come questo anche negativo. Al momento non è chiaro come Twitter deciderà di agire, ma è già qualcosa che l’azienda abbia preso atto di tali problemi per iniziare ad affrontarli.