La stravagante acquisizione e gestione di Elon Musk non fa bene a Twitter, e a trarne vantaggio è Mastodon – la piattaforma social di microblogging decentralizzata che permette di pubblicare messaggi – vista da molti come la vera alternativa a Twitter e alle follie del suo nuovo CEO Elon Musk che cambia regole dall’oggi al domani, e impone scelte basate su sondaggi discutibili.
Dopo la sospensione degli account che osavano indicare link esterni su Twitter a social quali Facebook, Instagram o Mastodon, Eugen Rochko – l’uomo che ha creato quest’ultimo social come alternativa radicale e antifascista a Twitter – riferisce che il numero di utenti della piattaforma alternativa è salito alle stelle nelle ultime settimane. Tra ottobre e novembre, Mastodon è passato da circa 300.000 utenti attivi mensili a 2,5 milioni.
Il merito è di Elon Musk e dei suoi “sbalzi di umore”. Non passa giorno senza un cambiamento in Twitter, con peggioramenti alla piattaforma che avrebbe dovuto garantire libertà di parola a tutti ma solo se questa presunta libertà era vista bene da Musk. Le ultime mosse dell’instancabile miliardario sono state alquanto controverse.
Prima ha sospeso e poi reintegrato il profilo di alcuni giornalisti, ha introdotto e nel giro di poche ore ritirato regole che impedivano agli utenti di includere nei propri tweet link ad altri social network, poi – in quello che è forse uno sprazzo di lucidità – ha pubblicato un sondaggio per chiedere se deve dimettersi. Il 57,5% degli utenti ha votato per le dimissioni di Musk, ma non è ancora detto che si dimetta.
Le scelte a dir poco stravaganti di Musk costano all’azienda perdite per milioni di dollari, con inserzionisti pubblicitari, preoccupati di avere a che fare con una piattaforma social incontrollata e controversa.
“Questo è un brusco promemoria per ricordare che le piattaforme centralizzate possono imporre limiti arbitrari e ingiusti su quello che si può e non si può dire, tenendo in ostaggio la tua cerchia sociale”, spiega Eugen Rochko. “In Mastodon crediamo che non debba esistere un intermediario tra te e il tuo pubblico e che i giornalisti e le istituzioni governative, in particolare, non debbano dipendere da una piattaforma privata per raggiungere il loro pubblico”.
Tutte le notizie relative a Twitter si possono leggere a partire da questo indirizzo. Invece per saperne di più sul social network alternativo Mastodon rimandiamo a questo articolo di macitynet.