Secondo il New York Times, parti del codice sorgente di Twitter sono state recentemente divulgate online tramite GitHub, poi rimosse dopo una richiesta DMCA presentata dalla piattaforma di social media di proprietà di Elon Musk.
La richiesta, pubblicata online da GitHub, ha evidenziato che le informazioni trapelate includevano codice sorgente proprietario e strumenti interni utilizzati da Twitter. Il codice sorgente potrebbe essere stato pubblico per diversi mesi prima della rimozione, come indicato dal profilo GitHub associato alla richiesta di rimozione DMCA.
L’account che avrebbe pubblicato il codice è stato registrato con il nome “FreeSpeechEnthusiast”, il che sembra essere un riferimento al CEO di Twitter Elon Musk, che in passato si è definito un “assolutista della libertà di parola”. Twitter ha richiesto i nomi e gli indirizzi IP di tutti coloro che hanno scaricato il codice.
Il codice sorgente, ovviamente, è l’elemento che più di altri è coperto da segreto commerciale, dunque altamente riservato, la cui divulgazione pubblica comporta il rischio di rivelare le vulnerabilità del software a potenziali attaccanti, oltre a poter dare ai concorrenti un vantaggio.
Oltre alla richiesta di rimozione del codice da GitHub, Twitter ha presentato un’istanza giudiziaria in California per individuare i responsabili della pubblicazione e ottenere informazioni su eventuali altri utenti GitHub in possesso di dati. Secondo Bloomberg, l’istanza richiede di ordinare a GitHub di rivelare i nomi degli utenti, gli indirizzi, numeri di telefono, le e-mail, i profili sui social media e gli indirizzi IP di tutti coloro che hanno scaricato il codice.
GitHub non ha ancora risposto alla richiesta di Twitter di fornire le informazioni degli utenti. Secondo il quotidiano statunitense gli esecutivi di Twitter sospettano che la fuga di notizie sia stata causata da uno o più dipendenti tra quelli che hanno lasciato l’azienda lo scorso anno, subito dopo l’acquisizione di Musk.
Tuttavia, dato che Musk ha licenziato migliaia di dipendenti poco dopo aver preso il controllo del social media, sono molti i possibili responsabili. Inoltre, Twitter ha implementato blocchi del codice prima dei licenziamenti proprio per evitare che i dipendenti in partenza potessero sabotare l’attività.
La notizia della possibile pubblicazione del codice sorgente arriva pochi giorni prima che Twitter possa avviare il processo per aprire l’intero codice e trasformarlo in open-source. E’ chiaro, però, che se questo processo di open-source avverrà, verrà rivelato molto meno del codice proprietario dell’azienda rispetto alla recente fuga di notizie pubblicata su GitHub.
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