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Twitter ha deciso di chiudere Vine, ritirando la app per i video di 6 secondi con la quale l’azienda sperava di rivitalizzare la sua rete di utenza con un tocco creativo ed un’espressività che richiamava l’essenziale tipico del servizio originale.
Come annunciato in post su Medium, l’azienda non eliminerà i Vine degli utenti ma coloro che hanno caricato e creato i brevi video saranno in grado di accedervi e scaricarli nei prossimi mesi. Il sito inoltre resterà online poiché Twitter “pensa che sia importante essere ancora in grado di guardare tutti i Vine incredibili che sono stati realizzati “.
Vine fu acquistato vicino al proprio lancio, alla fine del 2012, e fu presentato nel gennaio 2013, con un notevole successo considerando che i suoi brevi video da 6 secondi erano diventati gradualmente un formato popolare per eventi sportivi, ma anche per brevi video divertenti, portando alla popolarità diversi creatori di contenuti, come ad esempio Shawn Mendes.
Vine però non divenne mai la destinazione che il suo acquirente aveva sperato. I suoi co-fondatori gradualmente hanno lasciato l’azienda, e Twitter è stata lenta a investire nella sua proprietà. Il lancio dei video su Instagram nel 2013 ha attenuato la crescita del servizio stessa ha peccato di lentezza nell’aggiungere nuove caratteristiche.
La fine di Vine evidenzia ancor di più la crisi di Twitter che non è ancora riuscita a trovare un possibile acquirente o partner ed ha annunciato il licenziamento di 350 persone circa per ridurre le spese e rendersi più appetibile per eventuali acquirenti.