X, il social media in precedenza noto come Twitter, ha fatto sapere che terminerà le attività in Brasile (chiudendo gli uffici in loco) ma che il servizio rimarrà disponibile per gli utenti dello Stato dell’America meridionale.
Il motivo è ancora una volta un mix tra la politica e il controllo delle fake news: l’annuncio arriva dopo gli ordini di censura da parte del giudice della Corte suprema federale Alexandre Moraes, con quest’ultimo che ha richiesto il blocco di alcuni account X nell’ambito di una indagine che riguarda le “milizie digitali” e la disinformazione collegata alle elezioni.
L’account X sulle pratiche globali in materia di affari governativi spiega che il proprio rappresentante legale in Brasile è stato minacciato di arresto se non viene rispettato l’ordine di censura: “…di conseguenza, per proteggere la sicurezza del nostro personale, abbiamo deciso di chiudere le attività in Brasile con effetto immediato. Il servizio di X rimarrà a disposizione per la popolazione del Brasile”.
In un precedente post, X ha indicato alcuni account oggetto del contendere, spiegando che tra questi sono inclusi: “Un sacerdote, un parlamentare in carica e la moglie di un ex parlamentare”.
Last night, Alexandre de Moraes threatened our legal representative in Brazil with arrest if we do not comply with his censorship orders. He did so in a secret order, which we share here to expose his actions.
Despite our numerous appeals to the Supreme Court not being heard,… pic.twitter.com/Pm2ovyydhE
— Global Government Affairs (@GlobalAffairs) August 17, 2024
All’inizio di quest’anno, Moraes aveva avviato una indagine penale su Elon Musk dopo che quest’ultimo si era opposto alla decisione del tribunale di imporre restrizioni su alcuni account. In seguito l’azienda aveva deciso di invertire la rotta e bloccare gli account “incriminati”.
I sostenitori dell’ex Presidente di estrema destra Jair Bolsonaro criticano da tempo Moraes e ne chiedono la destituzione. Bolsonaro ha perso le elezioni nel 2022, e l’anno prima Moraes aveva accolto una richiesta arrivata dalla commissione investigativa del Senato brasiliano, che raccomandava l’incriminazione di Bolsonaro per reati commessi nella gestione della pandemia, compresi “crimini contro l’umanità”.
Musk ha visitato il Brasile nel 2022, ha incontrato Bolsonaro e aveva dichiarato che Moraes si doveva dimettere o essere messo sotto accusa. Ad Aprile un un post su X, Musk ha scritto: “Il nostro staff brasiliano non ha responsabilità o controllo sui contenuti da bloccare sulla nostra piattaforma”, affermando ancora che “La popolazione del Brasile deve fare una scelta tra la democrazia e Alexandre de Moraes”.