Continuando i cambiamenti in Twitter; recentemente è stata espansa la disponibilità di Twitter Blue ad altri Paesi e introdotti i tweet lunghi fino a 4000 caratteri.
Tra le novità negative per gli sviluppatori modifiche alle API che richiederanno alla maggior parte di questi di pagare per continuare a utilizzare alcuni strumenti. La nuova forma di accesso gratuito permette, infatti, la creazione di un massimo di 1500 tweet al mese, un numero di tweet insufficiente per bot e servizi che riportano articoli in automatico.
Gli sviluppatori che desiderano accedere a strumenti di pubblicazione per sfruttare senza limiti alcune API che prima erano gratuite, ora dovranno pagare 100$ al mese.
Una grana per Twitter arriva dagli utenti con spunta blu, alcuni dei quali stanno trasmettendo video lunghi, compresi interi film ancora in programmazione al cinema. È successo, ad esempio, con The Super Mario Bros., con uno di questi tweet che vanta 9,3 milioni di visualizzazioni, ma si trova nei tweet anche un film come “Avatar: The Way of Water”… Twitter ha licenziato molte persone che si occupavano di sicurezza e conformità e i controlli sul materiale diffuso sulla piattaforma sembrano ora molto blandi…
Recentemente Elon Musk e il CEO di Spotify, Daniel Ek, hanno preso di mira le linee guida di Apple in uno scambio di battute su Twitter.
Ek ha definito le linee guida di Apple “assurde” e Musk ha replicato affermando che presentano “un serio problema di scalabilità”.
La conversazione tra i due è partita dopo che Twitter a iniziato a offrire abbonamenti a Twitter Blue che è possibile pagare su base mensile o annuale; Musk, dopo l’annuncio, ha risposto ad alcuni utenti che chiedevano perché gli abbonamenti su iPhone impiegavano più tempo per essere attivi, rispetto a quelli attivati via web.
“Notare che è richiesto qualche giorno in più per attivare gli abbonamenti su iPhone rispetto al web”, ha scritto Musk, “perché tutti gli abbonamenti al momento devono essere approvati da Apple”.
Il riferimento è alle linee guida dell’App Store per gli acquisti in-app che Twitter deve rispettare, per consentire agli utenti di gestire gli abbonamenti e controllare e scaricare gli acquisti da un unico punto di riferimento.
Il CEO di Spotify, Daniel Ek, ha approfittato del post di Musk per criticare le linee guida di Apple, battaglia per la quale combatte da tempo contro Cupertino, con tanto di esposto all’autorità antitrust europea, ritenendo inaccettabile la “tassa” del 30% da pagare ad Apple per ogni abbonamento su iOS e il conflitto di interessi fra Apple e la sua piattaforma di musica in streaming Apple Music.
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