I dispositivi di nuova generazione che entrano in casa sono sempre più connessi a Internet. Dopo computer, smartphone e webcam da qualche anno è il turno di televisori e persino dei frigoriferi. In questi ultimi sono integrati sistemi operativi, in alcuni casi varianti Linux, per i quali i produttori “dimenticano” di rilasciare aggiornamenti per risolvere problemi di sicurezza. Qualche tempo fa, ad esempio, si è scoperto che era possibile prendere il controllo di alcune smart TV di Samsung da remoto sfruttando un bug presente nel sistema operativo e spiare la casa dell’utente mediante il microfono e la webcam integrati nella TV.
Il mercato è potenzialmente molto interessante per i malintenzionati: la società Proofpoint ha scoperto un attacco che tra il 23 dicembre del 2013 e il 6 gennaio di quest’anno ha permesso di prendere il controllo di circa 750.000 dispositivi collegati a Internet, un meccanismo che ha trasformato i dispositivi bersaglio in botnet per l’invio di enormi quantità di spam.
Il dato è preoccupante ed evidenzia come i produttori di router domestici, televisori, frigoriferi, dispositivi multimediali e altri device connessi alla rete dovranno sempre più tenere conto della sicurezza. “La maggior parte di questi oggetti – dichiara Proofpoint – sono poco protetti” e ancora “Gli utenti non hanno in pratica alcun modo di combattere questo tipo di attacchi”. Si stima che entro il 2020 vi saranno 26 miliardi di dispositivi connessi: quanto segnalato dovrebbe dunque suonare come un campanello d’allarme.