A partire dal 30 giugno 2022 per poter continuare a guardare i canali TV del digitale terrestre sarà necessario un televisore o un decoder con supporto al nuovo segnale Dvb-T2. L’avvicendamento è già partito e vi abbiamo spiegato come e perché cambiare la vostra TV su questo esauriente articolo.
Premesso che i negozianti sono obbligati a vendere televisori capaci di ricevere i canali irradiati in Dvb-T2 già dal 2017, chi ha acquistato una TV prima di questa data molto probabilmente dovrà necessariamente acquistare un nuovo televisore o affiancare al vecchio un decoder con supporto al nuovo segnale.
Secondo quanto riporta il decreto che autorizza i contributi per gli apparecchi in grado di ricevere il nuovo segnale Dvb-T2 appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, le famiglie con un reddito Isee inferiore ai 20 mila euro potranno richiedere uno sconto sull’acquisto di un nuovo TV o decoder.
A quanto ammonta lo sconto
Al momento dell’acquisto verrà applicato uno sconto di 50 euro sul prezzo comprensivo di Iva. Se il dispositivo che si sta acquistando – come ad esempio un decoder di fascia bassa – costa meno di 50 euro, allora lo sconto applicato sarà inferiore.
Come richiedere lo sconto
Per poter beneficiare di questo sconto, al momento dell’acquisto bisognerà dimostrare di essere in possesso dei requisiti necessari per poterlo richiedere, ovvero far parte di una famiglia il cui reddito complessivo (Isee) è inferiore o pari a 20.000 euro.
In tal caso è necessario accedere al sito del Ministero del Lavoro e scaricare il modulo per l’autocertificazione.
Come viene applicato lo sconto
A quel punto il negoziante dovrà introdurre il codice fiscale dell’acquirente nel sito dell’Agenzia delle entrate comunicando gli estremi del documento d’identità del compratore per avere l’ok alla concessione del bonus insieme ai dati identificativi del prodotto acquistato per verificarne l’idoneità.
Per il cliente lo sconto viene applicato al momento del pagamento, mentre il negoziante recupererà lo sconto sotto forma di credito d’imposta con l’F24 alla prima dichiarazione fiscale utile.
Inutile fare i furbi
Sicuramente ci sarà chi proverà a presentare false dichiarazioni per ottenere lo sconto senza pur averne il diritto. Nel momento in cui si sarà scoperti – ed è certo che ciò accadrà visto che di mezzo ci sono Agenzia delle entrate, Guardia di Finanza e INPS – si dovrà chiaramente restituire il bonus: nel momento in cui scriviamo non è chiaro se oltre a questo saranno applicate altre sanzioni e in quale portata.
Quanto dura lo sconto
Il bonus sarà disponibile per le famiglie sopracitate giusto in tempo per poter approfittare degli sconti di questo Natale: entra ufficialmente il 18 dicembre 2019 e resterà in piedi fino al dicembre del 2022.
Entro quando attrezzarsi
Come dicevamo in apertura, le nuove frequenze saranno utilizzate a partire dal 30 giugno 2022. In realtà però c’è una scadenza più vicina: a partire dal 1 settembre 2021 infatti Rai, Mediaset e tutte le emittenti televisive manderanno in pensione il vecchio sistema di codifica MPEG-2, perciò a partire da questa data saranno in grado di trasmettere i canali soltanto i televisori che supportano la ricezione dell’alta definizione.
Come faccio a sapere se devo cambiare il mio televisore
In base a quanto si apprende, ai canali 100 e 200 del telecomando saranno a breve attivati due canali di test che consentiranno agli utenti di verificare se i televisori in proprio possesso saranno in grado di ricevere i canali in Dvb-T2.
Cosa comprare
Se con questa “prova del nove” scoprirete che uno o più televisori che avete in casa non riescono a ricevere questi canali, per poter continuare a guardare la TV del digitale terrestre dovrete necessariamente acquistare un televisore di nuova generazione o in alternativa un decoder ad hoc da affiancare al vecchio.
I requisiti sono sostanzialmente due: il supporto al segnale Dvb-T2 e quello alla codifica HEVC Main 10.
Quanto mi costa
Come dicevamo già dal 2017 i televisori in commercio supportano le nuove specifiche. I prezzi in media partono da 199 euro per un 32”, mentre per apparecchi più piccoli (22-24”) i costi si aggirano intorno ai 99 euro.
Per i decoder il discorso invece è diverso perché, come ci dimostra una veloce ricerca su Amazon, questi dispositivi costano meno di 50 euro e di conseguenza come già spiegato il bonus che si otterrà per acquistarne uno sarà inferiore a questa cifra.
C’è però un’alternativa: il satellite. Il decreto infatti include il satellite e il cavo tra le tecnologie ammesse al contributo, perciò ad esempio si potrà comprare il decoder TivùSat beneficiando del bonus dei 50 euro. Nel caso, al momento i prezzi partono da 120 euro. Tra i vantaggi del TivùSat c’è la ricezione dei canali in 4K (al momento cinque, ma più avanti ne saranno introdotti degli altri) mentre delle controindicazioni fanno parte la necessità di una parabola da affiancare al decoder e l’impossibilità di ricevere tutti i segnali delle emittenti locali.
Gli utenti in possesso del decoder SkyQ di Sky possono invece dormire sonni tranquilli: questo dispositivo infatti è già pronto alla ricezione del nuovo segnale Dvb-T2.